La tv pullula di volti ignoti, come l'attore scelto per il programma di Rai Uno. Che sembra essere il primo incredulo della sua presenza sull'ammiraglia della televisione pubblica

Perché Beppe Convertini conduce La vita in diretta Estate? Non lo sa nemmeno lui

Uno dei giochi sempreverdi che si tira fuori alla bisogna quando si ha a che fare con i ragazzini annoiati è fatto da un pannello di tesserine con delle facce a caso ognuna col suo segno caratteristico: capelli biondi, frangetta, barba, occhiali, cappello. Si chiama “Indovina Chi”, e ogni giocatore deve cercare di carpire le informazioni all’avversario per individuare il personaggio.

Una sintesi di quel che propone la nostra recente televisione, dove pullulano personaggi sconosciuti di cui si notano solo inutili dettagli, scelti non tanto per il desiderio di scovare nuovi talenti ma per un casuale gusto cromatico.

Come le librerie nelle case di chi i libri non li legge e quindi li sistema in base al colore, una copertina verde vicino a una marrone, che stanno tanto bene con la cassapanca di nonna. Non solo finte star da reality, che giocano a fare i protagonisti come falene dalla vita breve. Ma anche malcapitati a cui vengono date le redini di interi programmi mentre lo spettatore perplesso passa il tempo a chiedersi di chi si tratti anziché seguire lo svolgimento della diretta.

Il che può anche essere un risparmio per gli autori, che possono giocare sull’effetto distrazione, ma così a occhio non sembra un gran guadagno per nessuno.

Un esempio a caso è quello di Beppe Convertini, a cui con Lisa Marzoli è stato affidato “La Vita in diretta Estate” probabilmente solo perché ha i baffi. Attore di “Vivere” e “Le rose di Eva 3”, un tempo condusse su Radio 2 il programma “Che ci faccio qui” e a onor del vero alla domanda ancora non è stata data una risposta puntuale.

Per lui il trovarsi davanti alle telecamere è infatti ragione di esuberante entusiasmo perché è il primo a non reputarla una scelta plausibile e per questo, all’accensione della telecamera, indossa un sorriso pieno di denti come fosse una tuta da lavoro, mantenendolo implacabile sino alla fine della puntata.

Così se lancia il servizio sulle morti in mare, niente migranti per carità che siamo su Rai Uno, ma il racconto sulla tragica fatalità che ha mietuto due vittime per tuffi azzardati, Convertini torna in studio contrito, come se gli avessero fatto un dispetto personale. Ma dura un istante perché, senza lasciare mai il gobbo a cui vuole molto bene, si affretta a sottolineare che dall’acqua arrivano anche delle buone notizie, visto che nell’acquario di Genova è nato un pulcino di pinguino Papua.

E per un’ora e trentasei minuti, il purosangue di Martina Franca è un uomo felice, che si crogiola come fosse un volto noto. Forse è per questo che gli è stata affidata anche la conduzione di Linea Verde per il prossimo autunno. In modo che lo spettatore possa finalmente dire: «L’ho già visto da qualche parte».

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