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Cultura
ottobre, 2022

Tesori, reperti, ricostruzioni in 3D, in mostra i segreti di Tutankhamon

Fioriscono le retrospettive a cento anni dalla scoperta della tomba del giovane faraone. A Roma, Napoli e Firenze

Come il nome di Leonardo da Vinci, anche quello di Tutankhamon nel titolo di una mostra è una garanzia di successo. Per questo, anche se i tesori originali non hanno più lasciato l’Egitto dopo il 2004, le mostre costruite intorno al personaggio fioriscono. E non potevano mancare in occasione del centenario della scoperta della tomba, avvenuta nel novembre del 1922.

Inizia il 29 ottobre a Venezia in Palazzo Zaguri “Tutankhamon. 100 anni di misteri”, che accosta 600 riproduzioni dei tesori del giovane faraone a 400 reperti provenienti da scavi famosi e collezioni private. Il cuore dell’esposizione è la possibilità di rivivere il momento della scoperta della tomba grazie a una ricostruzione in 3D da visitare con un visore virtuale.

È alla seconda proroga (fino all’8 gennaio 2023) la tappa napoletana di “Tutankhamon. Viaggio verso l’eternità”, già vista a Torino: cento riproduzioni dei reperti più importanti trovati nella tomba, realizzati al Cairo in collaborazione con il Ministero delle Antichità Egizie. Anche qui, a Castel dell’Ovo, riproduzioni in realtà virtuale, ma anche una sala dedicata alle tecniche di mummificazione.

È una mostra permanente quella ospitata dall’Accademia d’Egitto a Roma: repliche dei tesori più importanti e un inquadramento storico della scoperta. Su una parete, un collage di riproduzioni degli articoli usciti in tutto il mondo. Allarga il campo il Mucem di Marsiglia con “Pharaons Superstars”, che accosta reperti egizi (come la stele conservata al Louvre in cui la figura di Tutankhamon è stata distrutta per una “damnatio memoriae”) e testimonianze di opere d’arte e di prodotti commerciali ispirati dall’egitto-mania: nata con le spedizioni di Napoleone ma amplificata proprio dalla scoperta del 1922.

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