Chi è Lady Oscar? Molti tra i bambini di oggi non ne conoscono l’esistenza, eppure nell’immaginario collettivo dei Millennial c’è un tempo prima e un tempo dopo le vicende animate di questa donna fuori dal comune. Per i figli degli anni Ottanta, la protagonista del manga giapponese di Riyoko Ikeda è stata un’eroina e una finestra sul mondo dell’ancien regime. Dopo oltre quarant’anni dalla prima messa in onda in tv, in Italia era il 1982, continuiamo a parlarne.
Dal 30 aprile è arrivata su Netflix la pellicola "Le rose di Versailles". Già presentato con successo lo scorso gennaio in Giappone, il film diretto da Ai Yoshimura e con la sceneggiatura di Tomoko Komparu, riporta il pubblico tra gli intrighi e le battaglie del diciottesimo secolo. Un riadattamento che in poco meno di due ore fa rivivere i 43 episodi dell’anime che già conosciamo. Un remake che in questi giorni sta dividendo affezionati e profondi conoscitori del manga che fu. È invece in libreria il saggio “Lady Oscar. Immaginario femminista e libertà femminile” che riabilita la figura di Oscar in chiave contemporanea e, appunto, femminista. A scaffale per la collana Lo scellino della casa editrice Settenove, il manuale divulgativo è un lavoro collettivo di più autrici, che hanno raccolto l’eredità del pensiero di Monia Andreani, filosofa, saggista italiana, attivista per i diritti Lgbt, prematuramente scomparsa nel 2018.
Cresciuta come un maschio e introdotta all’addestramento militare dal padre, il generale De Jarjayes, Lady Oscar, di stanza alla reggia di Versailles, sarà l’amica intima di Maria Antonietta. Tra sentimento e rivoluzione, quella francese ovviamente, nella serie le protagoniste si innamoreranno dello stesso uomo, il conte svedese Hans Axel von Fersen, e poi compariranno altri pretendenti segreti, tra questi lo scudiero André. Il colpo di scena vedrà Lady Oscar schierarsi con il popolo durante la presa della Bastiglia e morire così sul campo di battaglia, come il suo amato André.
Andreani nella conferenza intitolata “La filosofia di Lady Oscar” ha riflettuto su come questa figura abbia rotto gli schemi, diventando simbolo di una libertà che supera modelli di maschilità e femminilità codificati. Il suo pensiero riverbera nei vari saggi presenti nel libro, attraverso un confronto costante con la cultura popolare e le sfide dell’attualità, evidenziando la potenzialità sovversiva delle questioni di genere.

Il primo capitolo è dedicato alla trascrizione degli interventi pubblici della filosofa intorno a Lady Oscar perché, spiegano le autrici, «Andreani aveva la capacità di parlare a un pubblico non specialistico, senza cedere alle iper-semplificazioni che hanno fatto della questione di genere una discussione da talk show». E poi contributo dopo contributo si susseguono quelle voci, intergenerazionali, che hanno condiviso un cammino con Andreani.
Francesca Palazzi Arduini porta lettori e lettrici nel territorio immaginario delle amazzoni, riallaccia il discorso su Lady Oscar alla simbologia della cultura lesbica recente e ad un percorso che ipotizza territori abitati e governati da sole donne, aggiungendo una riflessione sull’etica femminista. Susanna Scrivo riflette sulle figure femminili nel fumetto giapponese, arrivando a "Sailor Moon". Fatima Farina e Alessandra Vincenti ribadiscono invece l’utilità del concetto di genere, invitando a recuperare la riflessione teorica necessaria per fare pratica con i modelli di maschilità e di femminilità che orientano l’agire e che, a volte, limitano la libertà di ragazzi e ragazze. Infine ci sono le conversazioni epistolari intorno a Lady Oscar di Fatima Farina con Anita Redzepi, lettere che parlano di ricordi, percezioni e opinioni di donne di età differenti. Il loro intimo dialogo si fa pubblico e politico, accendendo più di una luce su donne e uomini, su attraversamenti e “travestitismi”, sul patrimonio culturale e simbolico di questo manga giapponese.
Tra ricerche, riflessioni e punti di vista contenuti nel saggio, la domanda di Monia Andreani resta comunque aperta: «Oggi, in questo mondo che stiamo attraversando, dove non c'è più nessuna certezza, oggi, cosa farebbe Lady Oscar?».
“Lady Oscar. Immaginario femminista e libertà femminile” casa editrice Settenove. 134 pp 16 euro