Indagare l’invisibile: dalle pratiche inflitte sui corpi delle donne alle forme di controllo a cui siamo sottoposti ogni giorno fino ai segreti degli oggetti. È questa la volontà di cui si nutre la ventottesima edizione di Inequilibrio Festival: la manifestazione che esplora il panorama attuale delle scene contemporanee, a cura di Fondazione Armunia. Si terrà dal 20 giugno al 12 luglio la rassegna multidisciplinare diffusa tra il Castello Pasquini di Castiglioncello – sede storica dell’iniziativa sul territorio livornese –, il borgo antico di Rosignano Marittimo e una costellazione di spazi sulla Costa degli Etruschi, con un cartellone di spettacoli pluripremiati, nuove produzioni, azioni partecipative e iniziative collaterali. «L’invisibile è lo spazio del sentire e delle domande», spiega la direttrice artistica Angela Fumarola. «Non riguarda la materia e nemmeno il tempo, ma quella parte indecifrabile di ciascuno di noi che soltanto l’arte riesce a toccare». Tra i primi nomi in cartellone il coreografo, già membro della Batsheva Dance Company, Michael Getman, con l’anteprima di “Untitled”, partitura scenica che indaga la tensione umana alla trascendenza (28/06). Sempre in anteprima, la studiosa e coreografa premio Ubu Silvia Rampelli, che assieme alla compagnia Habillé d’eau presenterà “L’avvenire”, con in scena Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna, Stefania Tansini (1/07). Ancora: l’artista greca Vasiliki Papapostolou porterà per la prima volta in Italia “Panopticon”, assolo applaudito nei festival di tutto il mondo che esplora il conflitto tra caos e controllo (1/07). Prima volta in Italia anche per “Come back again”, lavoro della coreografa austriaca insignita dell’Austrian Art Prize Doris Uhlich – celebre per il suo lavoro con corpi non conformi – assieme a Susanne Kirnbauer-Bundy, già prima ballerina dell’Opera di Vienna, oggi ultraottantenne (3/07). Da non perdere il debutto del nuovo lavoro della compagnia Premio Ubu Abbondanza/Bertoni, dal titolo in via di definizione: un panoptikum corporale per architetture femminili (4/07). E poi la danzatrice palestinese Sahar Damoni, che racconterà in “Eat banana & drink pills” le sfide della donna nella società araba (29/06); Simone Zambelli, già protagonista in “Misericordia” di Emma Dante, con un’esplorazione della dicotomia tra morte e rinascita in “Lacrimosa”, selezionata tra gli Open Studios alla New Italian Dance Platform (NID) 2024 (2/07). Infine Daniele Ninarello, fondatore con Marta Ciappina di CodedUomo, con “I offer myself to you” incontra pensieri e parole offerti da Cristina Donà, Elena Giannotti, Alessandro Sciarroni (3/07).
Cultura
23 maggio, 2025Castiglioncello, Rosignano e le rive dell’antica Etruria. In equilibrio, festival diffuso del Livornese, propone grandi nomi e novità
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