Si fugge dal voto democratico perché ci si sente non solo presi per i fondelli, ma truffati, manipolati, sfruttati, abusati, schiavizzati, traditi nella propria dignità di cittadini onesti e laboriosi. Cosa dovrebbe fare la classe politica dirigente per riavvicinare i cittadini alla partecipazione del Paese? Prima di tutto, dovrebbe scusarsi pubblicamente e ammettere il suo totale fallimento, a reti unificate, con un chiaro discorso al popolo. In secondo luogo, sarebbe il caso che proponesse un nuovo patto di ricostruzione coi cittadini, facendo leggi rigide nei confronti, in primis, di chiunque ricopre una carica politica pubblica di alto rilievo (nazionale e regionale). Tutti i politici dovrebbero essere i primi a incarnare l'idea del cittadino onesto e trasparente. Dopo di ciò, allora - forse - si potrebbe anche intravedere una piccola luce per una nuova alleanza partecipativa. Ma, fino a quando non ripartiremo a curare il nostro vero cancro interno - che parte dall'alto della nostra ingiustizia sociale -, non potrà cambiare nulla. Se non in peggio. Siamo noi stessi il nostro male, gli italiani più ricchi e più potenti rappresentano la vera grande ingiustizia sociale. Noi italiani, con cinque mafie organizzate, siamo la causa di tutte le problematiche interne al nostro Paese.
Buon lavoro e grazie dell'opportunità, Giovanni Baiardi
La risposta
Caro Giovanni, a reti unificate oggi arrivano solo vuoti proclami. Ma purtroppo non si può non avvertire la sensazione che in molti casi gli elettori siano complici della truffa che subiscono. In un sistema democratico il voto è un'arma micidiale, per questo sarebbe doveroso saperla usare.
Sergio Rizzo
La replica
Voi avevate chiesto perché il popolo si allontana dal voto e disconosce le istituzioni più alte e che cosa bisognerebbe fare, allora io vi ho dato una risposta del sentimento popolare collettivo dei cittadini onesti verso i nostri incompetenti e anche una proposta su ciò che loro potrebbero fare per avere un minimo di speranza per il nostro riavvicinamento. Non so cosa altro dire. Anzi, sì, di altro ci potrà essere solo la totale distruzione e il totale crollo violento di tutto (purtroppo). O dall'alto della politica nazionale tutta e degli imprenditori tutti a reti unificate fanno pubbliche scuse e ammettono il palese fallimento dell'impostazione di società e rilanciano una nuova impostazione sociale, o non si può fare altro. Grazie mille del vostro lavoro e buona continuazione di giornata.
L'iniziativa "A urne aperte"
L’area dell’astensionismo oggi sfiora metà degli aventi diritto al voto: un problema enorme per la democrazia italiana, cui però partiti e politici si mostrano indifferenti. All'email fugadallademocrazia@gmail.com potete raccontare perché non votate più. E magari suggerire che cosa dovrebbe fare la classe politica per farvi tornare a votare. È un canale aperto per dare parola a chi si sente deluso dalla politica, ma anche a chi crede che le cose possano cambiare.
Illustrazione in anteprima di Donatella Civiello