I gatti governeranno il mondo. Intanto governano il mercato del pet food italiano. Secondo i dati del XVIII rapporto annuale Assalco Zoomark presentato alla fiera di Bologna la scorsa settimana, gli alimenti per gatti rappresentano la fetta più ricca del mercato: il 56,3 per cento dell’intero mercato del pet food. Solo il cibo umido, vale ben un milione e mezzo di euro. Niente male per il piccolo felino di casa. Sono quasi dodici milioni i gatti che condividono lo spazio con gli italiani, in aumento di un milione rispetto alla rilevazione precedente. E con il cibo aumenta anche la spesa per la lettiera del micio, un mercato cresciuto del 2,5 per cento per un valore di centodue milioni di euro. Ecco quanto valgono i bisogni che i nostri pelosetti depositano ogni giorno nelle sabbiette che costano un occhio della testa. In totale, tra cani, gatti, pesci, uccelli, roditori e rettili, la popolazione degli animali da compagnia stimata nel 2024, raggiunge la cifra da capogiro di sessantacinque milioni di esemplari. Il cibo per cani e gatti in totale vale tre miliardi di euro. Insomma numeri di tutto rispetto per animali che fino a pochi anni fa erano relegati alla catena, vedi i cani, o fuori da casa, vedi i gatti. Secondo il sondaggio Pet Monitor 2025 realizzato dalla rivista “Pet Trend” assieme al sito AnimaliDaCompagnia.it, condotto sui proprietari di animali da compagnia e sui pet retailer italiani, la qualità del cibo è messa al primo posto. Non si bada a spese quando si tratta di uno dei membri della famiglia e quindi si cerca la qualità nutrizionale riponendo fiducia nei consigli del proprio negozio di riferimento. Da segnalare, sempre secondo questa ricerca, la crescita della domanda per integratori che possano migliorare il benessere del proprio compagno a quattro zampe. Una crescita confermata anche dalla ricerca di Nomisma, in cui integratori e antiparassitari hanno subito un’impennata e rappresentano il 18 per cento della spesa del pet no food. Chi lo avrebbe mai detto che gli animali da compagnia avrebbero dato tanti posti di lavoro e avrebbero rappresentato un settore così importante nell’economia del Paese? Gli Amici Bestiali ne sono fieri.
Cultura
23 maggio, 2025I felini in testa alle spese per gli animali da compagnia. Tre studi misurano un comparto crescente dell’economia italiana
Conti in tasca al gatto
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