Nell'ultimo mese oltre 400 vittime nella Striscia mentre aspettavano cibo e acqua. L'Onu: "Impatto devastante sui civili". Il presidente Usa al fianco del premier israeliano: "Caccia alle streghe. Annullare il processo a un grande eroe"

Israele blocca nuovamente gli aiuti a Gaza. E Trump difende Netanyahu dai guai giudiziari: "Bibi non va processato"

Israele ha bloccato nuovamente l’ingresso degli aiuti a Gaza. Nonostante le oltre 400 vittime dell’ultimo mese, gazawi morti mentre erano in fila per avere cibo e acqua, ora il governo di Netanyahu ha scelto di chiudere totalmente la distribuzione della aiuti della già controversa Gaza Humanitarian Fundation. Perché - questa la denuncia congiunta del premier israeliano e del ministro della Difesa, Israel Katz - Hamas avrebbe ripreso il controllo di ciò che entra nella Striscia. Tutto è partito da un video pubblicato su X dall’ex primo ministro, Naftali Bennett, in cui si vedono i miliziani prendere d’assalto un camion. Questo è bastato per bloccare qualsiasi tipo di aiuto almeno “per 48 ore”, fino a quando l’esercito israeliano non presenterà un piano.

 

Intanto l’Onu è tornata a criticare la politica di Israele: le operazioni a Gaza, ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, “continuano ad avere un impatto devastante sui civili, causando decine di morti e feriti, molti dei quali stavano semplicemente cercando aiuti umanitari. Nel frattempo - ha aggiunto - il rapido esaurimento delle scorte di carburante residue sta mettendo a rischio gli sforzi per mantenere attivi i servizi vitali di Gaza. Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha dichiarato che l'80 per cento delle unità di terapia intensiva, comprese quelle utilizzate per i parti, rischia la chiusura, proprio mentre ogni giorno a Gaza 130 donne partoriscono”.

 

Mentre sul piano militare la “guerra dei 12 giorni” con l’Iran non ha fatto cambiare la situazione a Gaza, sul piano politico per Netanyahu è arrivata l’ennesima difesa incondizionata da parte di Trump, che è intervenuto sul lungo processo per corruzione che vede imputato il premier israeliano. “Il processo a Bibi dovrebbe essere annullato immediatamente, o dovrebbe essere concessa la grazia a un grande eroe, che ha fatto così tanto per il suo Stato - ha scritto su Truth -. Sono stati gli Usa a salvare Israele, e ora saranno gli Usa a salvare Bibi Netanyahu. Non possiamo permettere questo paradosso della giustizia”, ha aggiunto. E ancora: “Sono rimasto scioccato nell'apprendere che lo Stato di Israele, che ha appena vissuto uno dei suoi momenti più grandi della storia ed è guidato con forza da Bibi Netanyahu, sta continuando la sua assurda caccia alle streghe contro il suo primo ministro! Bibi ed io abbiamo appena attraversato l'inferno insieme, combattendo un nemico di Israele tenace e di lunga data: l'Iran. Bibi non avrebbe potuto essere migliore, più acuto o più forte nel suo amore per l'incredibile Terra santa. Bibi Netanyahu è stato un guerriero come forse nessun altro guerriero nella storia di Israele, e il risultato è stato qualcosa che nessuno avrebbe mai pensato possibile: la completa eliminazione di una delle armi nucleari potenzialmente più grandi e potenti al mondo", ha proseguito il presidente Usa. "Stavamo lottando, letteralmente, per la sopravvivenza di Israele, e non c'è nessuno nella storia di Israele che abbia combattuto più duramente o con più competenza di Bibi Netanyahu. Nonostante tutto questo, ho appena saputo che è stato convocato in tribunale lunedì per la continuazione di questo lungo processo - uno spettacolo dell'orrore da maggio 2020", ha attaccato Trump. "Una tale caccia alle streghe, per un uomo che ha dato così tanto, è impensabile per me".

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