Evoluzioni vertiginose, giochi di luce, storie di cronaca. Al Festival Veneto, tra Bassano e Castelfranco, cento spettacoli d’avanguardia

Acrobazie on the road

Operaestate Festival Veneto presenta la sua 45ª edizione: dal 9 luglio al 15 settembre, a Bassano del Grappa. In scena oltre cento spettacoli di danza, teatro, musica, circo contemporaneo, con oltre 500 artisti provenienti da 14 Paesi. Alla danza il festival dedica una parte importante della sua programmazione e porterà in scena eccellenze italiane e internazionali, grandi compagnie e giovani autori emergenti. Questa sezione si inaugura con la produzione originale dedicata al viaggio vertiginoso di ResExtensa Dance Company - Centro Nazionale di produzione per la danza (9/7), un omaggio proprio a Operaestate. Uno spettacolare viaggio onirico e poetico che evoca mappe e paesaggi di culture e Paesi diversi, che prende vita dalle figure sospese nella piazza principale della città, tra voli, acrobazie, evoluzioni vertiginose. 

 

A seguire il nuovo lavoro di Silvia Gribaudi: “Suspended Chorus” (10/7), dove l’artista sfida al limite il suo corpo cinquantenne, esplorando i desideri che ci muovono e invitando il pubblico a condividerli come coro-testimone. Di Gribaudi verrà presentato anche il dirompente “R.Osa”, con Claudia Marsicano, ambientato nel Teatro delle Mura di Castelfranco Veneto (26/7). Un weekend “magico” sarà invece quello del 18 e 19 luglio, con gli spettacoli dell’inglese Tom Cassani e il ritorno a Bassano di Marco d’Agostin con la sua nuova creazione: arriva in prima nazionale “Iterations” (18/7) del performer e coreografo anglosassone, incentrato sulla sua ossessione per l’abilità e la precisione dei giochi di prestigio. Presente al festival anche il coreografo greco Christos Papadopoulos, con la prima nazionale di “Landless” (24/7), proseguimento della sua incessante indagine sul movimento, per un’esperienza ancora più intensa e immersiva nell’esaltazione della triade: corpo, suono, luce. 

 

Nuova creazione anche quella del giovane coreografo italiano Adriano Bolognino, già affermato per il suo linguaggio emozionante ed essenziale, al festival con “Samia” (31/7), ispirato dalla storia vera di una giovane atleta somala morta nelle acque di Lampedusa mentre cercava di raggiungere l’Europa. Torna a Bassano anche un altro grande della coreografia internazionale: Marcos Morau (8/8), alla guida della sua celebrata compagnia La Veronal, con “Sonoma”, ispirato all’arte e alla vita di Luis Buñuel. B.MOTION, la sezione dedicata ai linguaggi del contemporaneo e agli artisti emergenti, tra il 22 e il 31 agosto presenta 35 nuovi spettacoli di danza, teatro e musica firmati da coreografi già affermati come Daniele Albanese e Anna Basti, con nuove creazioni di Ezio Schiavulli, Jacopo Jenna, Andrea Costanzo Martini con Francesca Foscarini.

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