Un grande doppio evento inaugura la stagione estiva del Parco di viale di Porta Ardeatina. Una storia di riscatto sociale e culturale, da proprietà della banda della Magliana a riferimento musicale internazionale

I primi 20 anni della Casa del Jazz, sulle note di Shades of Chet

Luogo unico, a Roma e in Italia, la Casa del Jazz è il solo centro di diffusione della cultura della legalità che è anche centro di produzione musicale. Rappresenta un riscatto della città nei confronti della Banda della Magliana e la sua storia, infatti, è legata a quella della villa che la ospita, Villa Osio in viale di Porta Ardeatina, una volta proprietà del cassiere della banda, Enrico Nicoletti. Dopo un lungo processo, e la confisca dell’immobile nel 2001, fu dell’allora sindaco Walter Veltroni l’idea di convertire l’edificio in un luogo pubblico destinato alla cultura.

 

Attraverso la musica jazz, già in sé simbolo di resistenza culturale, impegno sociale e innovazione, l’obiettivo del progetto è sempre stato quello di diventare un polo creativo e al tempo stesso una testimonianza di impegno concreto di legalità contro la mafia. Anche per questo motivo l’anniversario è celebrato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un messaggio ufficiale dal Quirinale: «La nascita della Casa del Jazz si inserisce nel percorso di restituzione ai cittadini di beni della criminalità organizzata e la funzione assunta, attraverso la promozione della musica, di affermazione della legalità e della giustizia, è elemento che va sottolineato. (…) Di particolare rilievo la istituzione della Jazz Campus Orchestra la cui attività formativa, diretta ai ragazzi tra i 7 e i 14 anni, ha permesso di sviluppare l'interesse verso questo tipo di espressione musicale. Vent'anni sono un traguardo importante e mi unisco volentieri alle celebrazioni di questo anniversario».

 

La Casa del Jazz è stata inaugurata infatti vent’anni fa, il 21 aprile 2005, e ancora oggi è un laboratorio artistico aperto, attento ai talenti emergenti come ai grandi nomi della scena nazionale e internazionale. Negli ultimi due decenni è diventato un punto di riferimento per la produzione e la diffusione del jazz in Italia, così per il suo anniversario sceglie di festeggiare insieme al pubblico, con il ricco programma di eventi della rassegna Summertime.

 

La Fondazione Cinema per Roma, fino al 9 agosto, presenta così il programma jazz più ricco di tutta Europa, con oltre 40 concerti e ospiti di prestigio, tra cui Herbie Hancock (il 14 luglio, all’Auditorium Parco della musica). Una stagione che, nelle parole dell’amministratore delegato della fondazione, Raffaele Ranucci, è «il risultato di un lavoro corale, visionario, che dimostra come la musica possa essere non solo intrattenimento, ma cultura viva, ricerca, identità condivisa».

 

Si inizia il 6 e il 7 giugno con il doppio evento di apertura, il concerto “Shades of Chet” feat. Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli & Roberto Gatto. La formazione speciale dei cinque grandi jazzisti italiani, nata per l’omonimo album dedicato al decennale della morte di Chet Baker, si riunisce per la prima volta dal vivo dopo 25 anni. Un’occasione unica per riascoltare la tromba e il flicorno di Rava e Fresu, il pianoforte di Bollani, il contrabbasso di Pietropaoli e la batteria di Gatto sulle note di Baker. In programma, tuttavia, gli artisti tornano anche singolarmente con i loro progetti attuali.

 

Si prosegue con un tributo a Oriette Coleman (9 giugno) da parte del trombettista Fabrizio Bosso e del sassofonista Rosario Giuliani, mentre ai Pink Floyd è dedicato il concerto “Us and Them" della pianista Rita Marcotulli (15 giugno). Tra gli ensemble più longevi della scena italiana, diretto da Riccardo Brazzale, il 18 giugno si esibisce la Lydian New Call, mentre dal 9 al 13 luglio lo spazio della Casa del Jazz è tutto per New Waves, la minirassegna dedicata alle nuove tendenze e alle contaminazioni jazz internazionali. Tra gli ospiti più attesi anche John Scofield, Joe Lovano e Jane McPherson. Solo tre eventi nel corso del programma saranno ospitati fuori dalla Casa del Jazz, all’Auditorio Parco della Musica: oltre Herbie Hancock, Stefano Bollani e il suo nuovo progetto in quintetto (13 luglio) e I Patagarri (29 luglio).

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