Se pensiamo alle aste on line, il primo sito che ci viene in mente è eBay, un grande successo basato sull’idea che si ha di un’asta: chi offre di più, vince. Su Internet, però, da un po’ di tempo non è più solo così. Lo dimostrano le centinaia di siti di aste al ribasso che negli ultimi mesi si sono affacciate sul mercato.
Di che si tratta? Di “negozi” in cui per aggiudicarsi un prodotto bisogna fare l’offerta più bassa. Come funzionano? Per capirlo bisogna pensare più a una lotteria che a un’asta. Ogni persona che partecipa, infatti, paga 1-2 euro (a seconda del sito) per ogni offerta che fa. E per aggiudicarsi un articolo non basta fare l’offerta più bassa, bisogna anche che sia l’unica fatta a quella somma. Così, se per un frullatore ci sono tre utenti che offrono 0,1 centesimi, due che offrono 0,2 e uno che ne offre 0,3, l’elettrodomestico va a quest’ultimo anche se la sua offerta è la più alta. In caso di mancanze di offerte uniche, il prodotto viene acquistato dall’utente che ha presentato per primo l’offerta più bassa formulata dal minor numero di persone.
È evidente che, se un prodotto costa 400 euro, con sole 200 offerte al prezzo di due euro l’una, il gestore del sito rientra dell’investimento e poi guadagna. Un meccanismo simile all’azzardo, che sta generando un giro d’affari di tutto rispetto. Soprattutto perché i siti di aste al ribasso sono ormai fra i più visitati della Rete. In Italia ce ne sono quasi 80 e i principali registrano oltre un milione di visite ogni mese.
E così nei giorni scorsi il giochetto ha conquistato anche Meridiana, che ha messo a disposizione sul suo sito uno spazio nel quale comprare al prezzo più basso. Per 2,01 euro sono stati aggiudicati due biglietti (andata e ritorno) per le Maldive. Stessa cosa per due tagliandi per New York: l’utente con il nickname “Bice” li ha acquistati (o “vinti”) per 1,43 euro. «Ma troppi siti rappresentano un danno per il mercato», spiega Sadok Kohen, amministratore delegato di BidPlaza, una delle prime aste al ribasso che ha aperto in Italia: «Se infatti i siti sono molti, difficilmente raggiungono la necessaria massa critica di offerte per ripagare il valore del prodotto in vendita».
La maggior parte dei siti di aste al ribasso offre prodotti hi-tech. «Vanno per la maggiore perché sono facilmente gestibili dal punto di vista logistico e perché su Internet gli acquirenti sul Web cercano soprattutto elettronica», dice Michele Rossi di Asteclick. Ma ci sono anche auto, orologi o gioielli, viaggi e perfino buoni spesa per la Esselunga, carte regalo per negozi come Trony e così via. Fino al caso di Francesca Giannella, una ragazza napoletana che su BidPassion si è aggiudicata, per 1,36 euro, una cena con Fabrizio Corona.