Giorgio Airaudo è il responsabile del settore Auto della Fiom, il sindacato che non ha firmato gli accordi sull'organizzazione del lavoro nel gruppo Fiat e neppure quello, recentissimo, che ha esteso il "modello Marchionne" a tutto l'indotto dell'auto in Italia. A Pomigliano è cominciata la produzione delle nuova Panda e a sentire i lavoratori già rientrati nell'impianto le cose vanno bene...
"Mi fa piacere. Noi speriamo che la Panda abbia successo; perché altrimenti ci rimettono i lavoratori. E ora le cose sono sotto controllo per forza, perché la linea marcia piano. Comunque, per far produrre la Panda a Pomigliano si sono battuti tutti i lavoratori dello stabilimento, con in testa i 600 iscritti alla Fiom. Dei quali, finora, non è rientrato nessuno in fabbrica".
Perché, secondo lei? "Se su 4.500 dipendenti ne sono stati richiamati 850 e tra questi neppure uno della Fiom, come minimo è in atto un tentativo, diciamo così, di metterli in coda. Non mi sembra corretto".
Pensate ancora che sia stato giusto battervi contro la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti per ogni turno? "Assolutamente sì. Il peso di quei 10 minuti in meno si sentirà quando le linee tireranno davvero, cioè quando l'ambizioso obiettivo di fare 270 mila esemplari l'anno sarà vicino. Ma le vere conseguenze sul fisico si sentiranno tra 5-8 anni: basta chiedere ai medici del lavoro. È come essere esposti al fumo passivo; gli effetti maturano dopo un po'. E con il taglio dei 10 minuti si apre la strada a un'infinita serie di lesioni muscolo-scheletriche".
Ma esiste ancora un caso-Pomigliano? "No, peggio: Pomigliano è diventato un modello di relazioni sindacali per il Paese. Un modello autoritario in cui l'azienda sceglie il sindacato sulla base di quanto questo aderisce alla sua politica. Siamo di fronte a un palese conflitto con le libertà e i diritti in vigore in questo Paese. Ma i lavoratori non ci stanno, come dimostra il fatto che nei recenti voti delle Rsu, le Rappresentanze sindacali, quelli contro il modello Fiat sono sempre di più dei rappresentanti della Fiom".