Il bilancio di un ente pubblico dovrebbe essere consultabile da ogni cittadino. Ma su 45 federazioni sportive affiliate al Coni non sono molte a metterlo a disposizione dei contribuenti sul sito federale, come è previsto dagli statuti. Alcune si rifiutano di farlo consultare. Il pretesto più in voga è il mancato rinnovo dello statuto. Il vecchio ordinamento, infatti, non prevedeva l'obbligo di pubblicare il bilancio. Così niente conti dalla Federazione italiana judo lotta karate e arti marziali, dalla Federpesistica e dalla Federazione di pugilato. La boxe, secondo il segretario generale, oltre allo statuto non ha approvato nemmeno il bilancio del 2010. La Fir (rugby) non invia documenti per un "vuoto normativo".
Ma se proprio si vuole, una soluzione ci sarebbe: farsi accompagnare da un presidente di società o da un parente tesserato. La contabilità, insomma, è un'esclusiva degli iscritti. Sia la Federazione Hockey (Fih) sia la Ferdervolley (Fipav) confermano che "il bilancio federale può essere consultato, ovviamente dietro formale richiesta, solo dagli associati". Altre federazioni collaborano, apparentemente. La Federbocce dopo numerose sollecitazioni acconsente a inviare il bilancio, ma solo la parte riepilogativa: "Indicazioni dell'amministrazione". Simile risposta, in toni più aggressivi, arriva dalla Federpesistica. Non manca chi corre ai ripari.
La Federazione Hockey e Pattinaggio (Fihp) del deputato Pdl Sabatino Aracu comunica di aver "provveduto ad inserire il bilancio consuntivo 2010 sul sito federale" dopo le telefonate ricevute da "l'Espresso". Mentre l'Aero Club d'Italia spiega di aver cambiato sito un anno fa. "Bisogna avere ancora un po' di pazienza", dice la segreteria prima di staccare il telefono.