Una norma della legge di bilancio rende possibile gli investimenti diretti e indiretti dell’ente nella ricerca e innovazione

Lo avevano chiesto da tempo e alla fine è arrivato: l’articolo 18 della legge di bilancio rende possibile gli investimenti diretti e indiretti dell’Inail nelle startup. Una norma tanto attesa per l’ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro, quanto sorprendente all’esterno: che c’entra l’Inail con l’innovazione?

Eppure sono anni che l’istituto lavora su prodotti innovativi, dall’infortunistica alla disabilità: dall’esoscheletro motorizzato per far deambulare persone paraplegiche alle protesi digitali per braccia e gambe, ai sistemi per la riabilitazione robotica e la mano bionica, stampata in 3D e dotata di due sensori per recuperare il segnale naturale dei muscoli residui.

L’Inail ha realizzato questi prototipi in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, il Campus Biomedico di Roma, il centro protesi di Vigorso di Budrio e la Scuola Sant’Anna di Pisa, con il progetto “rehab technology”.

Insomma, idee e brevetti c’erano già, con l’articolo 18 arriva ora la commercializzazione. Se la norma passerà indenne in Parlamento, l’Inail potrà investire 2 milioni: ad iniziare dalla mano bionica, commercializzata dalla startup Movendo Technology, spinoff dell’Iit e partecipata dalla farmaceutica di Sergio Dompé. Ma non porterà soldi freschi solo nelle startup della fucina Iit: entro fine anno nascerà il centro riabilitativo di Lamezia Terme, dove l’istituto porterà investimenti per altre startup del territorio.