Le azioni degli istituti di credito sono in rialzo da mesi. E così i già ricchi premi dei manager prendono il volo. Sono arrivati a 12,6 milioni per Andrea Orcel di Unicredit, a 31 per Alberto Nagel di Mediobanca, a 7,4 per Carlo Messina di Intesa

Saranno i soci di Unicredit, convocati in assemblea il prossimo 31 marzo, a dire l’ultima parola sullo stipendio dell’amministratore delegato Andrea Orcel. Il consiglio di amministrazione dell’istituto milanese vorrebbe aumentare del 30 per cento il compenso del banchiere, che con i suoi 7,5 milioni di è già il banchiere più pagato d’Italia. Tra retribuzione base, bonus e benefit vari Orcel potrebbe quindi ricevere 9,75, milioni in totale, per due terzi sotto forma di titoli Unicredit.

Il fuoco di sbarramento degli azionisti, guidati dai grandi fondi internazionali, potrebbe però bocciare la proposta. Poco male, per Orcel. Il valore del suo tesoretto personale in azioni della banca milanese è già passato dai 5 milioni previsti al momento della nomina, nell’aprile del 2021, agli attuali 12,6 milioni circa. La corsa dei titoli Unicredit ha trainato anche il compenso dell’amministratore delegato della banca, agganciato per contratto alla quotazione.

Il caso Orcel non è isolato. Come L’Espresso ricostruisce in un’inchiesta pubblicata nel numero in edicola domenica 5 marzo e già online, il boom di Borsa ha garantito lauti guadagni supplementari anche ad altri banchieri. Due nomi su tutti: Alberto Nagel, a capo di Mediobanca e Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo. Il valore di questi bonus varia in base ai risultati di bilancio. E visto che nel 2022 il mondo del credito ha fatto segnare profitti record, c’è da aspettarsi che i manager di vertice verranno premiati con nuovi pacchetti di azioni, destinati ad aggiungersi a quelli assegnati negli anni scorsi.

FINANZA
Arrivano i superbonus dei banchieri: premi per milioni grazie al boom di Borsa
2/3/2023

Nel novembre scorso, Nagel ha ricevuto circa 65 mila azioni Mediobanca. Tenendo conto di quest’ultimo bonus, il manager milanese, da 15 anni al vertice della banca d’affari, adesso possiede circa 3,1 milioni di titoli, che adesso valgono 30 milioni di euro, circa 6 milioni in più rispetto all’autunno scorso.

Bonus in arrivo anche per Carlo Messina. Nel 2022, l’amministratore delegato di Intesa ha ricevuto come compenso extra quasi un milione di titoli, da sommare ad altri 1,9 milioni accumulati negli anni precedenti. Ai prezzi di questi giorni, dopo un rialzo del titolo Intesa di circa il 50 per cento in sei mesi, il valore del pacchetto di Messina supera i 7,4 milioni di euro. A fine aprile l’assemblea dei soci darà via libera ai conti del 2022, con profitti in crescita del 4 per cento rispetto al 2021. La performance degli utili, insieme al miglioramento di altri parametri di bilancio, dovrebbe garantire a Messina un nuovo bonus in azioni. 

Va precisato che questi guadagni sono virtuali, destinati a restare sulla carta fino a quando le azioni non verranno vendute. Il valore del premio è di solito legato ai risultati aziendali, ma può anche capitare che la gratifica sia svincolata dall’andamento dei conti. Orcel, per esempio, è riuscito a spuntare un bonus d’entrata di 5 milioni di euro, presentato dalla banca come «sign on award». In pratica, due anni fa, l’amministratore delegato di Unicredit ha ricevuto un pacchetto 673 mila azioni in regalo per il semplice fatto di aver accettato l’incarico. Come valore di riferimento per l’accordo è stato presa la quotazione di 7,42 euro del 25 gennaio. Da allora il prezzo di Borsa della banca milanese è quasi triplicato e questa settimana ha anche superato i 19 euro.

Il boom del titolo si spiega anche con i conti della banca. Il bilancio del 2022 è il migliore degli ultimi dieci anni e i soci incasseranno una ricca cedola. Sulla base di questi risultati, adesso Orcel chiede un aumento del suo compenso, sfidando il mercato.