Stangata per chi ha un'auto diesel. Dalla mezzanotte di ieri, tra il 14 e il 15 maggio, sono entrati in vigore i nuovi prezzi dei carburanti che scontano l'effetto della variazione delle accise decisa dai ministeri dell'Economia e del'Ambiente, che colpiscono di più le auto diesel rispetto a quelle a benzina: nel dettaglio le tasse sulla benzina scendono di 15 euro per mille litri (1,5 centesimi al litro) passando a 713,40 euro per mille litri (mentre la vecchia aliquota era di 728,40 euro) mentre l'accisa sul gasolio sale di altrettanti 15 euro per mille litri, ovvero 1,5 centesimi al litri, a 632,4 per mille litri (in precedenza l'aliquota era di 617,4 euro). Si stima che il maggior esborso per chi ha un'auto diesel e percorre pochi chilometri al giorno sarà di 30 euro l'anno.
Premesso che l'Italia è il Paese europeo con la più alta tassazione sui carburanti - una giovane Giorgia Meloni in un video aveva evidenziato l'infame primato - il governo della stessa Meloni non ha trovato di meglio per alleggerire la già alta pressione fiscale che optare per il gioco delle tre carte: dove la terza carta sarà quella dei benzinai che, quando c'è un rincaro lo caricano subito sul prezzo al litro, quando c'è una riduzione sembrano meno solerti. Ed è quasi scontato che la riduzione del costo della benzina sarà più lenta dell'aumento del diesel.
Il governo dice che si tratta di un'operazione di riequilibrio perché le auto diesel inquinano di più, ma per quanto riguarda i motori diesel di ultima generazione è vero proprio il contrario: il particolato delle auto diesel è da anni talmente infinitesimale che anche le auto a benzina hanno dovuto dotarsi di filtro antiparticolato, perché quando non l’avevano erano meno pulite delle diesel di ultima generazione.
Allargando lo sguardo dal singolo cittadino al mondo della logistica e agli autotrasporti, è chiaro che la nuova normativa li colpirà, come avevano già previsto Confcommercio e altre associazioni di categoria.
Venendo poi ai prezzi, secondo Staffetta Quotidiana, pur non hanno ancora incorporato l'effetto delle variazioni delle accise, si evidenziano nuovi rialzi dei prezzi sia di benzina che di gasolio. La verde, dopo appena otto giorni, torna a superare al self la soglia di 1,7 euro al litro.
Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti, indicano infatti la benzina self service a 1,702 euro al litro (più 5 millesimi, compagnie 1,709, pompe bianche 1,688), mentre il diesel, sempre al self service, è a 1,586 euro al litro (più 3, compagnie 1,593, pompe bianche 1,573). La benzina al servito è in media a 1,845 euro al litro e il diesel a 1,729 euro. Il Gpl al servito a è 0,722 euro al litro e il metano a 1,454 euro al kg. E tutto questo nel momento in cui il greggio è ai minimi storici.