Economia
15 luglio, 2025Il testo della lettera in cui si contesta l'uso del Golden power da parte dell'Italia nell'ops tra l'istituto di credito guidato da Andrea Orcel e Banco Bpm. Il leader leghista attacca l'Ue e critica Tajani, che aveva dato ragione a Bruxelles parlando di competenza europea
“La Commissione è giunta alla conclusione preliminare che l'Italia ha violato l'articolo 21 del regolamento Concentrazioni" e "si invita a presentare le sue osservazioni in merito entro 20 giorni lavorativi dal ricevimento della presente lettera. Se la conclusione preliminare fosse confermata, la Commissione potrebbe adottare una decisione (...) in cui le ordina di revocare senza indugio il decreto”. È quanto si legge nella lettera, pubblicata da Repubblica e da Milano Finanza, con cui la Commissione europea ha contestato l’uso del Golden power nei confronti dell’ops di Unicredit verso Banco Bpm.
"Misura che può essere adottata solo dalla Bce"
“In assenza, ad oggi, di prove o argomentazioni convincenti da parte dell'Italia, la Commissione dubita che l'acquisizione di Bpm, una banca italiana, da parte di Unicredit, un'altra banca italiana, possa creare un reale e sufficientemente grave rischio per la sicurezza pubblica che giustificherebbe l'imposizione della Prescrizione su Prestiti e Depositi. L'Italia, fino ad ora, non ha soddisfatto l'onere di dimostrare in misura sufficiente che la Prescrizione su Prestiti e Depositi può beneficiare di una deroga alla libera circolazione dei capitali”. Le autorità italiane, continua la Commissione europea, “hanno adottato una misura di vigilanza che può essere adottata solo dalla Bce”.
Gli attacchi di Salvini
La lettera in cui si contesta il Golden power italiano ha aperto un altro fronte di scontro con Bruxelles (e uno, più piccolo, anche all’interno della maggioranza di governo). Con Matteo Salvini che ieri – 14 luglio – è subito partito all’attacco; critiche poi confermate anche oggi. Sulla questione Unicredit, “il risparmio degli Italiani è sicurezza nazionale. La difesa degli investimenti e dei risparmi, degli imprenditori, dei pensionati e delle famiglie è sicurezza nazionale quindi con tutto quello che potrà fare l'Ue, che rompa le scatole sulle banche italiane, sulle spiagge italiane, è assolutamente fuori dal mondo. Ci lasciassero lavorare in pace che siamo in grado di gestirci da soli”. Poi, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle parole di Antonio Tajani, secondo cui sarebbe stata una questione europea, il leader leghista ha ribadito la sua linea. Tajani ha detto che c'è anche una competenza europea, smentendo quello che Salvini? "No, no: è quello che ha deciso il Consiglio dei ministri e non quello che ho detto io”, ha concluso il leader della Lega.
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