Europa Oggi
Se Scholz e Macron sono in contrasto la mediazione passa ai Parlamenti
Sessant’anni di amicizia franco-tedesca: nelle tese relazioni bilaterali, l'Assemblea parlamentare franco-tedesca lavora per migliorare il dialogo
Il 60° anniversario del Trattato dell'Eliseo sull'amicizia franco-tedesca viene celebrato il 22 gennaio alla Sorbona di Parigi. Oltre ai capi di governo di Germania e Francia, sono presenti parlamentari tedeschi e francesi: un chiaro segnale della crescente importanza dei Parlamenti nelle relazioni tra i due Paesi. Alla luce delle numerose divergenze tra il Presidente francese e il Cancelliere tedesco negli ultimi mesi, i parlamentari si stanno sempre più battendo per una maggiore comprensione tra Germania e Francia.
Una critica pubblica del Presidente Macron al Cancelliere Scholz aveva alimentato il clima già teso tra Germania e Francia a metà ottobre. Sarebbe deleterio per l'Europa se la Germania si isolasse, ha avvertito Macron in relazione ai negoziati dell'UE su un tetto massimo per il prezzo del gas. Pochi giorni dopo, Scholz e Macron hanno annullato il Consiglio dei ministri franco-tedesco previsto per la fine di ottobre. C'è stata una chiara crisi tra i due governi e l'accordo a livello europeo si è arenato.
L'opinione pubblica politica di entrambi i Paesi ha per questo seguito con rinnovato interesse la riunione dell'Assemblea parlamentare franco-tedesca dello scorso novembre. La speranza era che il giovane organo parlamentare, composto da 100 deputati tedeschi e francesi, potesse portare a un riavvicinamento delle diverse posizioni e smussare le acque. Durante la sessione il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e il segretario di Stato francese per l'Europa Laurence Boone hanno cercato di allentare le tensioni.
I parlamentari hanno anche sottolineato le strette relazioni bilaterali, senza però dare molto spazio alle effettive divergenze di opinione durante la seduta. A ciò ha fatto seguito una visita reciprocamente offensiva da parte dei ministri tedesco e francese. La cerimonia solenne del 22 e il Consiglio dei ministri franco-tedesco che si è tenuto successivamente mirano a riavvicinare Germania e Francia.
Una più stretta collaborazione è la parola d'ordine dell'ancora giovane Assemblea parlamentare franco-tedesca, che rappresenta una novità nelle relazioni tra i due Paesi. Fondata nel 2019, l'Assemblea riunisce 50 parlamentari del Bundestag tedesco e 50 dell'Assemblée nationale francese. I parlamentari si incontrano almeno due volte l'anno e si consultano su questioni franco-tedesche ed europee. L'Assemblea ha lo scopo di monitorare l'attuazione degli accordi intergovernativi franco-tedeschi, accompagnare i Consigli dei ministri franco-tedeschi e produrre iniziative proprie sulla cooperazione franco-tedesca in Europa. L'Assemblea vuole anche facilitare il coordinamento tra Germania e Francia ai fini dell'integrazione europea.
L'idea dell'assemblea bilaterale è nata in un momento in cui l'Europa era sotto shock a causa del voto sulla Brexit e la cooperazione franco-tedesca era in fase di stallo. Nell'autunno 2017 il neoeletto Presidente francese Macron ha tenuto il suo famoso discorso sull'Europa all'Università Sorbona di Parigi, dove non solo ha dato numerosi impulsi per l'Europa, ma ha anche proposto alla Germania il rinnovo della promessa di amicizia franco-tedesca e un nuovo trattato intergovernativo. I parlamentari tedeschi hanno appoggiato la proposta di Macron e, all'inizio del 2018, insieme ai loro colleghi francesi, non solo si sono battuti per il rinnovo del trattato intergovernativo franco-tedesco, che è stato poi firmato da entrambi i governi nel 2019 come Trattato di Aquisgrana, ma hanno anche chiesto un accordo tra i due parlamenti. L'idea alla base di queste iniziative era quella di approfondire ulteriormente le relazioni franco-tedesche e renderle più democratiche.
Nei primi anni di lavoro dal 2019, l'Assemblea ha dimostrato chiaramente il suo potenziale. Un anno dopo la sua fondazione, l'Assemblea si è trovata ad affrontare la pandemia da Covid-19 e quindi l'impossibilità di tenere riunioni parlamentari. Invece di bloccare il lavoro dei parlamentari tedeschi e francesi, la pandemia ha portato dinamismo all'assemblea binazionale e ha mostrato quali fossero le aree chiave su cui concentrare l'azione comune. I parlamentari hanno riconosciuto fin da subito la necessità di un'azione e di un coordinamento tra Germania, Francia ed Europa. Hanno discusso insieme soluzioni su come affrontare la pandemia e le sue conseguenze in Europa. Sono state organizzate riunioni virtuali, sono stati consultati i ministri tedeschi e francesi. L'incontro è riuscito a mettere d'accordo i ministri degli Interni tedesco e francese sulla questione dei controlli alle frontiere durante la pandemia da Covid-19.
I parlamentari di entrambi i Paesi sono così riusciti a sbloccare una situazione di stallo tra governi, come abbiamo visto di recente tra Scholz e Macron. Il valore aggiunto dello scambio parlamentare internazionale è che i parlamentari possono articolare e discutere apertamente le diverse posizioni politiche e, idealmente, trovare una soluzione.
Anche per l'Italia potrebbe essere interessante intensificare lo scambio di relazioni parlamentari oltre confine. In un momento in cui diversi governi europei guardano con riserva al nuovo governo di Giorgia Meloni, i parlamentari possono garantire una maggiore comprensione a livello transfrontaliero. Non serve un'assemblea per rafforzare la diplomazia parlamentare. Il dialogo nei gruppi parlamentari di amicizia e i contatti parlamentari personali possono già essere uno strumento importante e da rilanciare con maggiore forza.
a cura di Amélie Baasner
Henriette Heimbach è politologa presso l'Università del Lussemburgo. Si occupa di relazioni franco-tedesche in Europa e in particolare di cooperazione parlamentare. È anche Affiliate Policy Fellow presso il Centro Jacques Delors della Hertie School di Berlino. In precedenza, ha lavorato per diversi anni al Bundestag tedesco