L’evento
Sessantotto anni di storia e oltre: una serata per presentare le nuove sfide de L’Espresso
L’editore Iervolino, l’ad Forlani e il direttore Rossi hanno rivelato in anteprima nella cornice romana di Palazzo Altieri il settimanale completamente rinnovato
Una presentazione in grande stile per un giornale del tutto rinnovato: nella cornice di Palazzo Altieri a Roma, giovedì sera si è svolta un’anteprima speciale per mostrare a un selezionato pubblico L’Espresso nella sua nuova veste. L’editore Danilo Iervolino, l’amministratore delegato dell’Espresso Media Marco Forlani e il direttore Alessandro Mauro Rossi sono intervenuti di fronte a giornalisti, e investitori. «Questo è un giornale che cambierà pelle, sposerà il digitale, farà parlare anche chi sta ai margini della società» ha detto con entusiasmo Iervolino, raccontando come è nata la sfida editoriale che è partita dal futuribile mondo dell’imprenditoria digitale per approdare allo storico settimanale.
Il direttore Rossi ha illustrato nel dettaglio le pagine che i lettori troveranno in edicola da domenica e, ha ringraziato la redazione tutta per l’impegno e lo spirito di collaborazione. «I lettori, gli abbonati, gli inserzionisti si troveranno di fronte a un settimanale veramente nuovo, ma con la stessa anima di sempre che ha contraddistinto L’Espresso nei suoi 68 gloriosi anni di storia: combattiva, progressista, laica, indagatrice» ha sottolineato il direttore Rossi. «Però il giornale sarà diverso, almeno rispetto a quello che siamo stati abituati a leggere negli ultimi anni. Accanto ai temi consolidati come la difesa dei diritti, l’inclusione, la denuncia del malaffare, la lotta alla mafia, la battaglia per il clima e l’ambiente, verranno affrontati nuovi argomenti: le tendenze culturali e sociali, il mondo dei giovani, l’innovazione, la scuola, la space economy e faremo in modo che i lettori e i protagonisti della vita quotidiana diventino sempre più parte attiva e integrante del progetto editoriale». E Danilo Iervolino ha sintetizzato l’intero progetto «Questo giornale vuole vedere l’Italia con altri occhi. L’Espresso andrà veloce. Noi andremo veloci e faremo esprimere tutti».
Anche Oliviero Toscani, autore della prima copertina di questo nuovo corso, è salito sul palco con ironia: «Nessuno legge i giornali perché sono noiosi». Ma il grande fotografo, che curerà anche una gallery fotografica in apertura di ogni numero, non è la sola nuova firma a entrare nella squadra del settimanale.
La redazione sarà affiancata da un campione delle inchieste come Sergio Rizzo. E da una cerchia di opinionisti e nuovi volti nelle rubriche: da Carlo Cottarelli a Francesca Barra, da Maurizio Costanzo a Massimo Cacciari, da Claudia Sorlini a Virman Cusenza, da Fabrizio Barca a Enrico Giovannini, da Ray Banhoff a Nicolas Ballario. Sino ai curatori delle nuove Guide de L’Espresso, il wine taster Luca Gardini, e il critico gastronomico Andrea Grignaffini.