I colori del futuro
«Nel 2050 gli anziani saranno 20 milioni. Servono strategie per garantire una buona qualità della vita a tutti»
Passeremo da 59 a 48 milioni di persone e spariranno 500 miliardi di Pil. «Dobbiamo esserne consapevoli». Durante il primo degli appuntamenti promossi da L’Espresso si è parlato di Silver economy, fondamentale per un Paese che invecchia
Nel 2050 gli over 65 saranno circa 20 milioni, il 35,9 percento della popolazione totale. Nel 2070, due milioni di persone avranno più di 90 anni, 145 mila saranno ultracentenarie. «L’Italia è un paese che ha più morti che nati: l’anno scorso i decessi sono stati 793 mila, le nascite 393. Nei prossimi anni passeremo da 59 a 48 milioni di persone e spariranno 500 miliardi di Pil. Dobbiamo esserne consapevoli per attuare delle politiche in grado di sostenere un paese che invecchia. La spesa sanitaria sarà enorme per garantire una buona qualità della vita a tutti». Così Gian Carlo Blangiardo, ex presidente dell’Istituto nazionale di statistica, ha aperto il primo appuntamento romano de “I colori del futuro”.
Una serie di incontri organizzati da L’Espresso per aprire il dibattito sulle tematiche fondamentali nella pianificazione economica e sociale del nostro Paese. Il primo si è tenuto giovedì 18 maggio nel circolo Antico tiro a volo di Roma. Il direttore Alessandro Mauro Rossi ha moderato la discussione che è stata vivace grazie agli ospiti che si sono susseguiti sul palco. E ha fatto focus sulla silver economy, l’economia della terza età.
«Nel 2046 avremo un buco nel bilancio di 200 milioni. La differenza tra i soldi che serviranno a pagare le pensioni e quelli che avremo a disposizione veramente», ha puntualizzato il giornalista d’inchiesta Sergio Rizzo, che scrive per l’Espresso. «Per questo è importante che la politica si impegni a cercare una strada efficace per rendere sostenibile il mondo del lavoro», ha risposto Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd. Che ha parlato anche della necessità di contrastare la povertà degli anziani alzando le pensioni minime e di come favorire l’accesso delle donne al mercato occupazionale sia uno degli strumenti necessari per incentivare la natalità.
«Dobbiamo puntare a livellale le disuguaglianze che segnano il nostro Paese», ha aggiunto la senatrice del M5s Maria Domenica Castellone che ha ricordato come questo sia anche l’obiettivo principale del Pnrr: non il profitto dei singoli ma la possibilità di alleviare le differenze che caratterizzano i territori. Affinché istruzione, lavoro, casa e salute siano diritti che non dipendano dal contesto sociale.
Alla discussione hanno partecipato anche Paola Reali, responsabile del Fondo nazionale abitare sostenibile, di Cassa depositi e prestiti, che ha evidenziato la necessità di portare avanti partnership costruttive tra pubblico e privato per vincere le sfide che l’Italia si troverà ad affrontare nei prossimi anni. E Giovanni Messina, il direttore generale di Stannah, che ha sottolineato l’importanza che ha, e avrà sempre di più, la Silver economy in un Paese in cui, è un dato di fatto, il numero degli anziani è in crescita. Ricordando che per offrire una buona qualità della vita a chi ha superato i 65 anni non basta garantire l’accesso al sistema sanitario nazionale ma è necessario anche tutelare la vita sociale. Fondamentale per il benessere della persona.