L'amministrazione Trump ha disposto la sospensione immediata dei colloqui e le ambasciate e i consolati statunitensi di tutto il mondo hanno bloccato gli appuntamenti per i visti per studenti, istituti tecnici e programmi di scambio. Saranno introdotte nuove verifiche, comprese quelle delle piattaforme

I social media saranno determinanti per il rilascio dei nuovi visti agli studenti stranieri negli Usa

Continua la stretta Usa verso gli studenti stranieri, con una nuova prassi più rigida per l’ottenimento del visto ai fini di studio. I funzionari consolari dovranno – stando a quanto previsto dal nuovo dispaccio del Dipartimento di Stato americano – controllare  i profili social dei richiedenti, da Facebook a Instagram. Si tratta di una misura che fino ad ora era limitata a quanti avessero preso parte a proteste pro-Palestina, ma verrà estesa a tutti i richiedenti. 

Università all'indice

Il governo dichiara di voler arginare potenziali minacce legate a ‘attività terroristiche’ o a ‘organizzazioni estremiste’ secondo The Guardian. Solo pochi giorni fa la ‘cacciata’ da Harvard: The Donald ha disposto d’imperio il divieto per gli studenti non Usa, per altro già provvisti di visto, di continuare i corsi nella prestigiosa università statunitense. Ora parte l’attacco a tutte le università che sono viste dalla Casa Bianca come roccaforti liberali ostili all'agenda conservatrice. Donald Trump accusa il mondo accademico americano di essere dominato da ideologie progressiste e le nuove restrizioni si inseriscono in una campagna più ampia di discredito e disinvestimento che ha già causato danni significativi. 

Il risvolto economico

Ideologia a parte, gli studenti internazionali rappresentano per le università americane, Harvard inclusa, una fonte di finanziamento. Per guardare ai dati dell’anno accademico 2023-2024 1,1 milioni di studenti stranieri hanno generato un indotto di 43,8 miliardi di dollari e circa 378.000 posti di lavoro. 

Security first

Il nuovo controllo per il rilascio di visti – che include il controllo dei social media – potrebbe avere ricadute sugli introiti delle università che perdono iscritti con la conseguente riduzione degli introiti, senza considerare l’impatto sulla reputazione internazionale degli Stati Uniti. Il blocco ai visti è stato annunciato come temporaneo e mentre linee guida per i controlli sui social sono in fase di definizione, migliaia di studenti restano in attesa, in nome della “sicurezza nazionale”. Sembra però certa una cosa: per studiare in America non sarà sufficiente il merito. Sarà indispensabile un passato online in linea con i nuovi standard governativi americani.

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