Giovani
6 settembre, 2025Articoli correlati
Dopo il successo italiano arriva anche quello in Spagna. Le canzoni trash-erotiche del collettivo Cantoscena continuano a scatenare curiosità e polemiche
Un successo internazionale, bisogna riconoscerlo. La canzone scurrile “Aprimi…” sta spopolando anche in Spagna dove è entrata ufficialmente nella classifica iTunes. Ma non solo: il testo scurrile della canzone ha riscosso successo anche nella Repubblica Domenicana, Chile, Argentina, Venezuela.
Nel nostro ultimo articolo ci siamo interrogati sull’equivoco che la canzone ha suscitato sul web. Si è parlato di fake news storica (e sono ancora tanti quelli che la ritengono una canzone realmente esistita). Cantoscena ha scelto di raccontarsi a L'Espresso per la prima volta in modo approfondito. Vogliono restare anonimi, almeno per un po’, ma su una cosa non hanno dubbi: non si tratta di fake news ma di una forma d’arte. A loro la parola.
Chi, come, dove, quando e perché: da dove volete cominciare?
Cantoscena nasce nel maggio del 2025, ci sono voluti due mesi di lavoro prima di lanciare il progetto. Tutto è iniziato con una sola persona, poi è diventato tecnicamente un collettivo con l'aggiunta di un altro elemento. Uno si occupa di tutti i contenuti, l'altro degli aspetti altrettanto fondamentali che ruotano intorno alla gestione e all'ottimizzazione. Per l'idea delle canzoni censurate del passato ci siamo ispirati ad un canale in lingua inglese, Banned Vinyl Collection, a cui vanno tributati i giusti crediti.
Cosa vi distingue da altri esperimenti simili?
Abbiamo una cura certosina riservata al comparto musicale, la ricerca approfondita dell'estetica vintage, anche visiva, in combinazione con l'attenzione meticolosa che mettiamo nella creazione dei contenuti testuali, sia lirici che di prosa. Quest'ultimo aspetto per noi è fondamentale perché ci permette di far immergere gli utenti nel contesto sonoro, oltre a rafforzare il patto di sospensione dell'incredulità con chi ci segue.
Allora è vero che giocate un po’ sull’equivoco. Si è aperto nei vostri confronti un piccolo “processo alle intenzioni”. La situazione è sfuggita di mano?
Più che sfuggita di mano, sono montate diverse polemiche – a nostro avviso – senza fondamento. Accostare il termine “fake news” a Cantoscena, è del tutto inesatto. Fake news è quando si veicolano intenzionalmente informazioni false riguardo personaggi e/o eventi REALI. Con Cantoscena non c'è nulla di tutto ciò: tutte le storie, i nomi e i personaggi descritti sono opera di fantasia, tra l'altro dichiarato in modo esplicito con disclaimer chiarissimi che, seppur non in bella vista, sono presenti nella descrizione di ogni video. Allora si dovrebbe definire “fake news” anche un'opera come i “Promessi sposi” – per esempio – visto che il Romanzo Storico parte da premesse del tutto simili a quelle di Cantoscena, seppur con tutti i dovuti distinguo del caso.
Perché avete scelto la tematica erotica (in chiave così volgare per giunta)?
L'erotismo è la madre di tutte le tematiche umane. Al suo interno ci si può inserire di tutto (sic!) e poi è estremamente divertente da trattare. In fin dei conti le canzoni che abbiamo pubblicato finora sono, a tutti gli effetti, canzoni d'amore...piene di sesso. Al riguardo vorremmo cogliere l'occasione anche per rispondere a chi ci ha accusato di sessismo. Non tutto ciò che è sessuale è necessariamente sessista. Chi ci accusa di offendere le donne lo fa sulla base di un pregiudizio, non rendendosi conto che le storie evocate dai nostri testi sono tutte declinate sul livello personale, senza contare che migliaia di donne non solo hanno dimostrato di apprezzare molto ciò che facciamo, ma hanno usato a loro volta i brani per creare loro stesse contenuti propri, stando al gioco.
Finora avete scelto l’anonimato: strategia o un malcelato senso del pudore?
Né l'uno né l'altro, è un modo per tutelare il lavoro svolto e i risultati raggiunti. Non siamo interessati a dare luce alla nostra identità, quanto piuttosto alle performance degli artisti virtuali che promuoviamo e alla narrazione metastorica dell'etichetta. Lasciamo volentieri che siano i contenuti stessi a parlare per noi.
Abbiamo chiarito che si tratta di finzione: pensate che l’interesse nei vostri confronti andrà a scemare?
Questo dipenderà moltissimo dal livello di qualità che riusciremo a garantire con le produzioni future. Chi ci ha apprezzati sin dall'inizio sa benissimo della finzione artistica e del fatto che utilizziamo l'AI, eppure continua a seguirci con grande entusiasmo. Col tempo arriveranno nuovi performer (anche maschili), nuove decadi di riferimento e anche nuovi argomenti trattati, oltre a quello erotico. Il nostro intento non era quello di “trollare” mezza Italia, quanto creare un contenitore che fosse il più verosimile possibile, nel quale inserire le opere in questione. In questo senso si, il risultato è andato ben oltre le nostre aspettative.
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