Le lente e sotterranee trasformazioni culturali degli anni Cinquanta esplosero all’inizio del decennio successivo, creando un quadro contraddittorio dei costumi italiani, raccontato da L’Espresso in una lunga inchiesta

Roma, specchio morale dell’Italia che cambia pelle (e riscopre “il peccato”)

Rosso come il peccato, forse. Rosso come l’allarme, come qualcosa che deve e può attirare l’attenzione. È un elemento grafico di forte peso quello scelto per la copertina de L’Espresso del 26 marzo 1961 per il titolo del “Rapporto morale su Roma”. L’Espresso in questo numero analizzava le contraddizioni estreme fra l’apparenza di un Paese castigato e i suoi desideri repressi e nascosti. Sottolineava la crisi della moralità di un’Italia in piena trasformazione dei costumi, dove si cercava di silenziare il cambiamento attraverso la censura del cinema, della letteratura e della televisione, senza capire - al contrario - che proprio quelli erano solo i mezzi critici attraverso cui comprendere la crisi stessa. Riconoscendo la complessità del fenomeno, L’Espresso scelse di focalizzarsi solo su Roma, sia perché capitale d’Italia sia perché da tanti considerata tanto profana quanto sacra, «costruita sulle porte dell’inferno come diceva Lutero». Ne scaturì un’inchiesta in più parti, che il 26 marzo 1961 iniziava nello specifico con la moralità femminile, come suggerito anche dalla potente immagine in copertina, seppur con la nudità censurata. Il giornale anticipava però anche dati successivi sulla prostituzione maschile, le condizioni degli immigrati, le aspirazioni dei ceti medi. Tutti argomenti che insieme spiegavano il quadro di un’Italia in naturale trasformazione e non di un Paese degenerato o moralmente «impazzito», come pur si diceva.

 

Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
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