Nel 1971 è ancora presto per parlare di vera crisi monetaria in Italia, esplosa poi come nel resto dell’Occidente nel 1973 per la guerra del Kippur, la svalutazione del dollaro e il successivo aumento dei prezzi. I segnali di instabilità però erano già presenti, a partire dal timore, già segnalato da L’Espresso in numeri precedenti, di una svalutazione improvvisa della moneta italiana nel corso del 1970. Ad aggravare la situazione, in quell’anno, fu il susseguirsi di diverse catastrofi naturali, come l’alluvione a Genova dell’ottobre 1970, che portò al maxi decreto d’emergenza, trasformato in legge il dicembre successivo. L’Espresso, tuttavia, nella prima pagina del 10 gennaio 1971 sottolineava come i provvedimenti del decreto non fossero sufficienti, in generale, a una ripresa strutturale dell’economia italiana. E suggeriva un approccio più rapido ed efficace. Completavano la copertina, nel taglio basso, due richiami. Il colloquio, dopo la sua scarcerazione, con l’intellettuale francese Régis Debray, ex guerrigliero al fianco di Che Guevara, a proposito del futuro del Sud America e delle sue rivoluzioni. Infine, un articolo di costume sul rinnovato interesse per il vaudeville in tutta Europa, come strumento di intrattenimento e riflessione sociale (attraverso la critica umoristica).
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
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