Come si presentavano il nuovo anno e il nuovo decennio alla redazione del L’Espresso, dalla Chiesa di Paolo VI alle lotte femministe

Una previsione per il 1970

Il 1970 si preannunciava già un anno di profondi cambiamenti, per questo la copertina del primo numero di gennaio fu pensata come un bilancio preventivo su alcuni dei temi più rilevanti per la collettività, dalla riforma della Chiesa di Paolo VI alle rivendicazioni femminili e femministe, fino alle nuove tendenze culturali ed editoriali. Il pontificato di papa Montini, per esempio aveva da poco introdotto la nuova liturgia della messa, abbandonando la lingua latina e rendendo l’assemblea dei fedeli più attiva e partecipante. Riguardo le donne, la seconda ondata femminista aveva sfiorato l’Italia nel decennio precedente, ma negli anni Settanta si preparava a esplodere con le proteste di piazza. Si avvicinava inoltre sempre di più l’approvazione della tanto attesa legge sul divorzio (promulgata nel dicembre del 1970). Le lotte e le rivendicazioni della controcultura, inoltre, stavano gradualmente portando a una radicale trasformazione del mercato editoriale, secondo la prima pagina de L’Espresso del 4 gennaio ’70, con un maggiore interesse per i testi contemporanei rispetto ai classici. Intanto la redazione pubblicava anche una lettera di Giangiacomo Feltrinelli che a breve avrebbe fondato i Gruppi d’Azione Partigiana.

 

Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
Il sondaggio lo trovate a questo link

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