È una copertina evocativa quella de L’Espresso del 12 maggio 1974, tra il fiore del No, che simboleggia una rinascita, e il fucile annodato e bloccato del Sì. La pubblicazione coincide con il primo dei due giorni del referendum abrogativo sul divorzio, l’ultimo atto di una lotta diventata ormai decennale nell’Italia divisa tra cattolici conservatori e milioni di cittadini in attesa di regolarizzare la loro condizione extra coniugale. Con le prime inchieste comparse sulle pagine de L’Espresso già dal 1964, si arrivò a parlare di divorzio in Parlamento, ufficialmente, solo nel 1966 per poi approvare la legge Fortuna-Baslini nel dicembre 1970. Subito dopo venne introdotto lo strumento referendario e nacque il comitato promotore del referendum sul divorzio, guidato dall’intellettuale cattolico Gabrio Lombardi. Sia la Democrazia cristiana sia il Movimento sociale italiano si erano opposti alla legge 898 del 1970. Il No all’abrogazione della legge vinse alla fine con il 59,26% dei voti.
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
Il sondaggio lo trovate a questo link
I 70 anni de L'Espresso
6 giugno, 2025Il referendum abrogativo sul divorzio mise fine alla decennale discussione e polarizzazione dell’opinione pubblica italiana sullo scioglimento del matrimonio
L’Italia del No, l’Italia del Sì
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