I 70 anni de L'Espresso
21 luglio, 2025Ucciso il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini lasciava tra le opere incompiute anche una riscrittura personale della Commedia di Dante, pubblicata postuma e con un’anteprima esclusiva a L’Espresso
Una rara fotografia di Pier Paolo Pasolini sorridente è il ricordo ed è l’omaggio de L’Espresso alla vita del poeta, scrittore e regista, brutalmente assassinato il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia. Il giornale, su cui Pasolini stesso aveva più volte scritto pezzi poi diventati parte della storia de L’Espresso (si ricorda, fra tutti “Il Pci ai giovani”), il 9 novembre di quell’anno gli dedicò perciò l’apertura e una serie di articoli firmati anche da Valerio Riva, Umberto Eco e Alberto Moravia. Riva ricostruì la vita e la biografia dell’uomo e dell’artista. Moravia, suo stretto amico, scrisse invece un ritratto più personale, sulla sua poetica e la sua etica. La scelta principale del giornale, però, fu quella di lasciare a Pasolini l’ultima parola, con la pubblicazione in esclusiva di un brano inedito di “La Divina Mimesis” (Einaudi). Opera consegnata a Einaudi poco prima della morte e pubblicata postuma e incompleta. Si tratta della rielaborazione (imitazione, dal titolo) della Divina Commedia di Dante, nello specifico dei primi due canti (e alcuni frammenti del III, IV e VII) dell’Inferno, che per Pasolini era rappresentato dal neocapitalismo.
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
Il sondaggio lo trovate a questo link
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