MySpace? Roba vecchia. Ora c'è Ning. Il rutilante mondo delle reti sociali su Internet ha accolto con entusiasmo il social network di nuova generazione creato da Marc Andreessen, già papà del browser Netscape, e da Gina Bianchini (vedere intervista a pag. 201). Ning infatti permette a tutti di fare un salto: da semplici utenti a creatori di comunità on line. Dove altre persone possono iscriversi, intrecciare discussioni, inviare video e foto. Ci si registra (gratis) e poi si ha una pagina vuota, con il nome del social network che si è scelto di creare. Per esempio, c'è già Vegetarian.ning.com, dove si parla dei ristoranti vegetariani di New York, ma ci sono pure gli italianissimi Amici della porchetta, che si scambiano consigli sul loro cibo più amato. Chiunque si iscrive può aggiungere pareri e recensioni: Ning, insomma, consegna alle persone gli strumenti di produzione e il potere dei social network, mentre MySpace e YouTube, ormai giganti, diventano sempre più regolati e mainstream.
Spiega Debbie Williamson, analista dell'osservatorio newyorchese eMarketer: "Ning permette ai singoli utenti di decidere la direzione e il tono del social network, invece di seguire quanto fissato dall'alto, come su MySpace". Aggiunge Charlene Li, di Forrester Research: "Ning mette insieme due nuove tendenze di Internet. Da una parte, il bisogno di maggiore libertà nell'uso degli strumenti. Dall'altra, la voglia di ritrovarsi in comunità più piccole, con interessi di nicchia. MySpace - ma anche il suo concorrente Facebook - è diventato troppo grande, una metropoli dove i rapporti tra gli abitanti rischiano di diradarsi".
Figlio di questa creatività che rifiuta i paletti è anche ZSpeech, nato a febbraio: un servizio gratuito che permette a chiunque di aggiungere una bacheca, in sovrimpressione, su qualsiasi sito. È possibile così discutere e creare reti sociali , senza il controllo dei suoi gestori. Per raggiungere la bacheca, bisogna scrivere www.zpeech.com seguito dall'indirizzo del sito prescelto (per esempio, www.zpeech.com/www.google. com). A soddisfare il bisogno di contatti più stretti è invece un altro dei social network più innovativi del momento: Twitter, della californiana Obvious Corp. Nato sei mesi fa, "soddisfa il sogno di tenersi in continuo contatto, ovunque e comunque, con i propri amici", spiega Jack Dorsey, uno dei creatori. Ogni utente descrive sul sito ciò che sta facendo in quel momento: in una pagina pubblica o accessibile ai soli amici. Che si può aggiornare con vari mezzi: via Web ma anche tramite cellulare, con sms o instant messaging. E, allo stesso modo, gli altri utenti possono ricevere su vari strumenti i messaggi dei propri contatti. La tendenza dei social network a 'uscire' dal pc è del resto mondiale: gli utenti di reti sociali su cellulare passeranno dai 50 milioni del 2006 ai 174 milioni del 2011, secondo uno studio di Abi Research. Su cellulare sono anche arrivati social network tradizionali come MySpace, YouTube e Bebo, offerti da vari operatori nel mondo (in Italia Vodafone lo farà entro il 2007).
Tra i media usati dai social network non ci sono solo pc e telefonino. Per esempio, Playstation Home, annunciata a marzo, è una community in 3D accessibile via Playstation 3. Arriverà in autunno. Qualcosa di simile è nei piani di Telecom Italia: "Sarà presto possibile consultare via Alice Home Tv i video e le foto creati dagli utenti. Dal 2008-2009 permetteremo di interagire con un social network via IPTv, con chat, blog", dice Enrico Trovati di Telecom Italia.
I social network sono così tanti che già nasce il bisogno di un 'aggregatore di identità digitali', per riuscire a governarli tutti. Tale si definisce Profilactic, un programma che permette di mettere insieme in una stessa finestra tutti i network a cui partecipiamo. Fra poco, del resto, "ci sarà un social network per ogni aspetto della vita", dice Williamson. "E i media tradizionali cominciano ad adeguarsi: 'Usa Today' ne ha aggiunto uno sul proprio sito e Reuters ha detto che lo farà presto".
Anche in Italia ce n'è per tutti i gusti: Unilife.it è il social network per gli universitari e ha circa 1.100 iscritti. Jamendo.it è dedicato alla musica, permette di recensire album e di scaricare canzoni gratis e in modo legale, rese disponibili dalle band che partecipano al network. E così via.
E MySpace, la madre di tutti i Social Network? Per qualcuno il sito di Rupert Murdoch è già diventato storia, tanto che - nell'ultimo anno e mezzo - gli sono stati dedicati solo in lingua inglese più di 50 libri, mentre in Rete abbondano i memoriali e gli articoli che rivelano retroscena sulla sua nascita e il suo successo. Come il pamphlet scritto da Trent Lapinski, secondo il quale MySpace è nato come sito per la pubblicità spazzatura, rivolta soprattutto contro l'allora concorrente Friendster. E che il suo fondatore, Tom Anderson, anziché essere un imprenditore illuminato sarebbe in realtà solo un pubblicitario senza scrupoli.
Ma intanto MySpace, fondato nel luglio del 2003 da Anderson e Chris DeWolfe, ha superato la soglia dei 130 milioni di affiliati e viene studiato dagli strateghi del marketing come il terreno su cui si combatterà la battaglia commerciale del futuro. Infatti, nei profili di chi usa MySpace, per la maggior parte adolescenti, si palesano i gusti e le preferenze dei giovani che l'industria pubblicitaria non riesce più a cogliere attraverso i canali tradizionali. Così Google, proprietario di tre comunità on line (Blogger, Orkut e lo stesso YouTube) ha firmato qualche mese fa un accordo da 900 milioni di dollari per esporre la pubblicità che raccoglie anche su MySpace. Dove però agiscono pure commandos di pubblicitari che fanno guerrilla-marketing, pubblicando, ad esempio, offerte di lavoro o di anime gemelle che sono in realtà solo trabocchetti per rubare le identità digitali degli utenti.
Cultura
21 marzo, 2007Il social network più famoso del mondo ha fatto scuola. E ora chiunque può crearne uno suo, con pochi clic
Myspace il futuro si chiama Ning
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