Un film in costume su Anna Bolena. Con la Johansson e la Portman. Fra torbide passioni e trame di potere
Una è bruna, l'altra bionda. Una ha un fascino intellettuale alla Audrey Hepburn. L'altra è più carnale, come Brigitte Bardot. Entrambe bellissime, brave e giovanissime,
Natalie Portman (26 anni) e Scarlett Johansson (23) hanno alle spalle una carriera già lunga. Adesso si ritrovano insieme in un film che già solo per questo scontro tra le due dive è uno tra i più attesi della prossima stagione:
'The Other Boleyn Girl' di Justin Chadwick, che debutta negli Usa a fine febbraio e sarà sugli schermi italiani per la Uip dal 24 aprile.
È uno scontro all'ultimo sangue tra le due sex symbol di queste inizio di secolo: ragazze seducenti anche grazie alla loro intelligenza e al fatto che, a eccezione di un cortometraggio della Portman, non le vedrete mai recitare nude. Insomma, la seduzione con forti dosi di sublimazione. E anche il tema del film si presta a raccontare una forte sessualità, priva di ogni scrupolo, unita alla voglia di dominare e alla lucida intelligenza.
Anna Bolena (la Portman) la conoscono tutti. Per poterla sposare, nel 1534 il re Enrico VIII ruppe i ponti con la Chiesa di Roma, provocò uno scisma e fece decapitare Thomas More. In seguito, fece tagliare la testa pure alla stessa Bolena, caduta in disgrazia.
La storia dell''altra Bolena', la sorella Mary (la Johansson), invece è meno nota. La racconta Philippa Gregory in 'L'altra donna del re' (Sperling & Kupfer), un romanzo di successo al quale si ispira la sceneggiatura di Peter Morgan, autore del pluripremiato 'The Queen'. Il risultato è un sensuale melò a tinte fosche fatto di matrimoni obbligati o impediti, adulteri e incesti che finiscono con la cacciata di Mary che, per ironia della sorte, da Enrico aveva avuto un maschio, e la morte di Anna.
Né Natalie né Scarlett avevano mai interpretato parti così sexy. Certo, la Portman in una sequenza di 'Hotel Chevalier' di Wes Anderson seduce un uomo in un albergo parigino. Ma in
questo film le due ragazze più belle di Hollywood recitano in ruoli che le costringono a gareggiare in sensualità, ma anche a non farsi scrupoli nel contendersi i favori di un Enrico VIII affidato all'attore molto'macho' Eric Bana ('Hulk', 'Troy', 'Munich').
La più cattiva delle due è sicuramente Anna: gli storici si chiedono ancora se si fosse macchiata davvero delle colpe che la portarono al patibolo (vita dissoluta, incesto), ma romanzo e film la dipingono senza dubbi come una virago irresistibile, pronta a tutto pur di ottenere, e poi mantenere, i favori del re. E la Portman per rendere credibile questa ipotesi, dà il meglio sé. Anna, quella del film, ha un problema:
l'amante del re è sua sorella Mary. Johansson, insomma, recita il ruolo di una ragazza sposata, ma costretta da suo padre ad abbandonare il marito, per obbedire alle voglie del re. Il sesso si sposa con il potere. Ma le relazioni non sono solo strumentali: 'l'altra Bolena' era stata conquistata dal sovrano, perché lui era assai più focoso del suo legittimo sposo. È un ruolo non facile per la Johansson, già vista, come donna sensuale in 'La Dalia Nera' e poi consacrata come musa bella e irresistibile da un regista di culto come Woody Allen, che le ha cucito addosso due dei suoi ultimi film ('Match Point' e 'Scoop').
Per la Portman la perfida Anna è la prima vera cattiva della carriera: la Evey di 'V per vendetta' era una terrorista, ma a fin di bene. Il suo nuovo ruolo sarà uno choc per chi l'ha appena vista nei panni della candida Molly Mahoney, protagonista accanto a Dustin Hoffman di una favola vecchio stile come 'Mister Magorium e la bottega delle meraviglie' (nelle sale italiane in questi giorni).
Ad accendere la curiosità intorno a 'The Other Boleyn Girl' c'è anche il contrasto tra la torbida trama del film e la limpida vita delle due protagoniste. In un mondo hollywoodiano che brucia le sue stelline sempre più in fretta, facendole passare in pochi mesi dai titoli di testa di un blockbuster al gossip su chi è stato arrestato perché guidava ubriaco o chi è entrato in 'rehab', Natalie e Scarlett sono due esempi di vita privata lontana dai party e dagli eccessi, pur rimanendo due sex symbol. Due eccezioni le cui carriere sono cresciute in parallelo fin dal debutto,
nel 1994: Natalie è protagonista, indimenticabile, in 'Léon' di Luc Besson, mentre Scarlett a dieci anni si accontenta di una particina in 'North' (il botto lo farà quattro anni dopo con 'L'uomo che sussurrava ai cavalli' per Robert Redford). Sono arrivate insieme anche all'appuntamento, ormai obbligato, con il film per ragazzi: 'Mister Magorium' esce pochi mesi dopo il più graffiante 'Diario di una tata', in cui Scarlett interpreta una universitaria che si finge babysitter per studiare gli usi dell'alta società.
In 'The Other Boleyn Girl' è il personaggio interpretato da Natalie ad aver ereditato la passione del padre Thomas Boleyn per l'alta società e il potere. Quando vede che Enrico, tutto preso da Mary, è irraggiungibile, Anna si sposa segretamente con il più ricco proprietario terriero inglese. Mary scopre il segreto e la denuncia. È una colpa grave: Anna, colpita dalle ire dei parenti ed esiliata alla corte francese per espiare la vergogna, giura vendetta. E quando Mary, costretta al riposo da una gravidanza difficile, sta perdendo i favori del re, e il padre richiama Anna dall'esilio con l'incarico preciso di mantenere viva nel cuore del re la passione per la sorella malata, la perfida Anna riesce a mandare in porto la sua vendetta. Conquista Enrico e, a differenza di Mary, pretende che lui la sposi, divorziando dalla moglie.
Mary viene scacciata insieme al bambino appena nato. E Anna resta sola a corte, a tessere la tela di potere e seduzione. Quando diventa regina, il popolo rumoreggia accusandola di aver stregato il re con la magia nera. Anna ha un primo figlio, ma è una femmina. Il secondo nasce morto. La passione di Enrico si raffredda, la moglie si sente in pericolo: pur di rimanere di nuovo incinta arriva a sedurre il proprio fratello George, che oltre tutto è gay. Nasce un bambino deforme: segno di una condanna diabolica.
Ai sospetti di stregoneria si aggiungono le accuse di incesto e di adulterio: tutti vengono condannati a morte insieme a lei. Mary torna a Londra per pregare l'ex amante di salvare la malvagia Anna, ma inutilmente. Il sipario si chiude sulla tragedia e lancia le due attrici verso ruoli completamente diversi. Scarlett è pronta a interpretare un'altra sfortunata Mary, la Stuarda, in 'Mary Queen of Scots' di Phillip Noyce. Natalie invece dovrebbe tornare nel mondo delle favole con 'Snow and the Seven': una curiosa versione di Biancaneve in Cina in cui al posto dei sette nani ci sono monaci Shaolin, maestri di acrobazie.