Piccolo vademecum stilato dai dermatologi per difenderci dall'aggressione dei raggi solari
Vittime dei raggi ultravioletti: lo sono tutti coloro che stanno al sole, per lavoro, sport o puro piacere, sottovalutando i pericoli per la pelle. Come la cheratosi attinica, una lesione tumorale causata principalmente da raggi solari, poco conosciuta, ma che se non diagnosticata e curata per tempo può dare origine al carcinoma a cellule invasive squamoso. Macchie piatte, placche ruvide o squamose, che virano dal rosa al bruno, sono la tipica manifestazione di questa malattia. Per difendere meglio la propria pelle - e capire quando è il caso di rivolgersi al medico - i dermatologi hanno stilato un piccolo vademecum.
- Punto primo: limitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, e proteggere sempre la pelle con creme solari con fattore di protezione sia per i raggi Uva che per quelli Uvb.
- Secondo: monitorare eventuali cambiamenti. Da tenere d’occhio soprattutto la comparsa di macchie o lesioni di diverso colore o sensibili al tatto, comprese quelle appena percettibili, ruvide o rugose.
- Attenzione ai sintomi: bruciore, prurito o la sensazione di avere una scheggia nella pelle possono essere indicatori di cheratosi attinica.
- E se qualche strana macchia non scompare, andare quanto prima dal dermatologo. Una volta diagnosticata la cheratosi si elimina senza grossi fastidi, e da qualche settimana è disponibile anche in Italia l’ingenolo mebutato in gel, che consente, in due o tre giorni di terapia, di curare le lesioni.