Ora Donald Trump parla esplicitamente di “guerra” con il Venezuela. Una possibilità, ha detto in un’intervista telefonica con Nbc News, che “non è esclusa”. Interrogato sull’eventualità che la pressione esercitata su Caracas possa sfociare in un vero e proprio conflitto armato, Trump ha inizialmente evitato di rispondere con un secco “non ne parlo”. Poi, ulteriormente sollecitato, ha ammesso che lo scenario non può essere escluso e ha annunciato nuovi sequestri di petroliere. "Se sono abbastanza imprudenti da continuare a navigare, finiranno in uno dei nostri porti", ha dichiarato, facendo riferimento alla nave fermata dalla Guardia Costiera statunitense e trasferita negli Stati Uniti.

Il presidente non ha chiarito se il suo obiettivo ultimo sia la rimozione di Nicolás Maduro dal potere. “Lui sa perfettamente cosa voglio - ha detto - lo sa meglio di chiunque altro”. Il fatto che Trump non escluda apertamente un conflitto con il Venezuela è un passaggio rilevante: per anni ha cercato di prendere le distanze dall’ala più interventista dei repubblicani e, durante la campagna elettorale del 2024, ha puntato molto sulla propria capacità di mantenere gli Stati Uniti lontani dalle guerre all’estero. Invece ora è esplicitamente evocata.