Costi, abilità, disponibilità, peso e caratteristiche: i clienti o 'punters' si scambiano in Rete informazioni ed esperienze. I più cliccati? Gnoccaforum e Escortadvisor. Veri e propri manuali per l'uso

Le prestazioni sessuali di chi si prostituisce tramite annunci in siti di incontri, come il rinomato “bachecaincontri”, vengono spesso recensite in altrettanti siti che si stanno moltiplicando in rete. In questi spazi i clienti si scambiano esperienze con l'obiettivo primario di evitare fregature: “Ho testato la Mariangela, ve la consiglio”. Oppure: “Ho timbrato Alina, niente di che: è piena di cellulite e puzza di fumo”. Segue il racconto della prestazione, se la prostituta corrisponde alla foto pubblicata (spesso sono fake e questo indispettisce molto) e il link (che scompare quasi subito) che conduce a lei, donna o trans. Alcune informazioni riguardano anche la prostituzione in strada: “Lisa di viale Marconi ha cambiato location, credo sia finita a Tor di Nona” avverte uno di loro. “Io preferisco la Tettona a Corso Francia”, risponde l'altro.

Al di là delle “raccomandazioni”, sempre al limite del reato di favoreggiamento, si tratta della migliore tragicomica narrazione dell'immaginario degli italiani che fanno sesso a pagamento, e che, nell'era dell'educazione sentimentale Youporn, si sono rinominati in un più elegante e rampante epiteto: “punter” o “utente”. Un tempo “puttaniere”.
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Nei racconti delle loro esperienze, i clienti si dipingono come stalloni infaticabili, animati da un'incrollabile convinzione circa gli orgasmi plurimi che la prostituta avrebbe avuto. Descrivono gli amplessi (tutti uguali) in dettagli minuziosi, manifestando una soddisfazione ricorrente: “Era come in un video Youporn” o “era come in un film a luci rosse”. Un format unico del desiderio, comunicato in un gergo del sesso totalmente anglicizzato e ristretto in acronimi cui corrispondono prestazioni, ognuna con una sua tariffa. Ad esempio “bj” (blow job), o rapporto orale, prevede un supplemento di prezzo se si passa al “bbj”, ossia (bare blow job) che è il richiestissimo rapporto orale senza preservativo.

L'effetto complessivo è quello di un manuale di istruzioni per una lavatrice. Un'immensa e unica catena di montaggio, in cui si fa fatica a intercettare il piacere di qualcuno. Spesso questi forum sono luoghi per sfogarsi della poca serietà delle prostitute: “Siamo noi che in prima persona sprechiamo soldi e tempo in chiamate. C'è chi chiede una mattina di permesso a lavoro per farsi raggirare da questi annunci. Abbiamo segnalato anche alle forze dell'ordine senza mai avere nemmeno una risposta. Chiami una giapponese e ti risponde una spagnola che pronuncia la L al posto della R come ci insegnano a 5 anni”.Tutti pretendono verità e onestà.[[ge:espressoarticle:eol2:2182156:1.43603:article:https://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2012/05/29/news/prostitute-caccia-su-street-view-1.43603]]

Il più noto di questi siti è Gnoccaforum, nato nel 2009 - anno dell'esplosione della parola “gnocca” nel dibattito pubblico e politico - con 50 mila utenti giornalieri. I punter-recensori fanno riferimento a due macro-categorie: le donne che si prostituiscono in appartamento o seguono in viaggio il cliente (escort e girls), e le donne che si prostituiscono in strada dette anche “otr” (on the road): “Ho caricato un'otr e ci siamo imboscati in the car”, dicono. “Mi ha fatto subito un bbj e poi sono partito di Rai1”. Rai 1 e Rai 2, unico omaggio alla lingua italiana e alle reti tv nazionali, sono rispettivamente i due “canali” sui quali dicono di “sintonizzarsi”: vagina e ano. L'accesso a quest'ultimo non è sempre scontato e prevede un supplemento di prezzo.

Seguono poi molte recensioni di trans, opportunità di scambio di coppie, gang band (più uomini con una sola donna) e richieste di informazioni su singoli eventi: “C'è mica un'orgetta nel bergamasco che voi sappiate?”.

Si facilita la recensione producendo delle griglie con i dati di riferimento della prostituta “testata”. Viene certificata la nazionalità, l'età, il tipo di prestazioni, il prezzo o “rate” di partenza che sono quelle negoziate al momento della chiamata, se la foto è veritiera. Sono menzionati i chili in più rispetto alla foto, o odori strani in casa: “Scusate, a me ha dato fastidio, ma sono fissato con le puzze, è un po' una cosa mia”, dice un recensore. Le maggiori lamentele sono però rivolte alle abitudini caratteriali: “Era distaccata”, “era sbrigativa”. Talvolta c'è anche chi si offende: “ Le faceva schifo ingoiare tutto, manco fosse mucillagine”. E' indicata la presenza di barriere architettoniche per recarsi nell'appartamento, la pulizia dello stesso e della donna con la quale passano un tempo che va dalla mezz'ora alle due ore. Con una spesa di 100 euro circa. Nei siti di recensioni di escort di lusso si parla di “over night” o notte intera trascorsa assieme alla prostituta. Le cose più sorprendenti sono tutto quell'armamentario costoso e complicato per essere solo normali: “Mi ha fatto un fk (french kiss) come una fidanzata”, dicono spesso, con una spesa di 1.500 euro a notte.

La crisi, che ha riportato alla prostituzione le donne italiane con percentuali crescenti, è una vera mano santa, secondo alcuni. Così un commercialista titola la sua lunga recensione: “Il boccaponcio al tempo della crisi”. Poi si dilunga in considerazioni economiche: “Equitalia, in questo caso ci potrebbe essere di molto aiuto: basterebbe che qualcuno addentro ai loro uffici diventasse Membro Onorevole di questo Forum e postasse periodicamente una lista aggiornata delle imprenditrici in difficoltà coi pagamenti. Saremmo noi tutti, consumatori attenti e responsabili, a presentarci poi al loro domicilio con proposte consone ed adeguate”.

C'è anche chi si chiede se qualcuno ha provato “quella in gravidanza” di Como. Segue il link al sito in cui appare una donna incinta nuda, con un grandissimo seno. Le non professioniste o le studentesse sono molto apprezzate: “Sono stato con la ragazza, è molto giovane, giovanissima per me che potrei essere suo padre”.

Molto più professionale e meno truce, a parte le recensioni che contiene, è invece Escortadvisor, che ricalca il notissimo Tripadvisor, fondato da Mike Morra (così si fa chiamare), milanese, 45 anni, laureato in sociologia, professionista del marketing in rete (lavora da anni per diverse multinazionali). Collabora con lui una squadra di informatici, tra cui due donne che “all'inizio erano sbalordite, poi si sono abituate e trattano il prodotto con distacco, come si trattasse di rubinetti”.

Mentre nei tradizionali forum di recensioni, il link che conducono alle prostitute si perdono giacché queste cambiano nome, località e numero di telefono di continuo, i webmaster di Escortadvisor hanno strutturato il sito partendo dal principio contrario: il cliente si iscrive, inserisce il numero di telefono fornito dalla donna o dalla trans nel suo annuncio, e può verificare se c'è già una recensione. Nel caso ne inserisce una, in modo da costituire una veritiera banca dati: “Tu metti un numero di telefono e noi ti diciamo cosa puoi incontrare”, dice Morra. “Escortadvisor esiste dall'8 febbraio 2014 e sta crescendo a un ritmo spaventoso. Sono anni che lavoro nel settore, non ho mai visto niente di simile. Stiamo parlando di 310 mila visite al mese e di 195 mila utenti unici, in pochissimo tempo. Cresciamo a un tasso del 40% al mese”.

Né temono la possibilità di incorrere in favoreggiamento della prostituzione: “noi forniamo solo una scatola vuota ai clienti, sono loro che inseriscono informazioni. Le sole cose alle quali facciamo particolare attenzione sono i linguaggi violenti, che non si parli né si accenni mai alla minore età, neanche quando dicono “ha 20 anni ma ne dimostra 16”, e che appunto non si tratti di qualche furbo che sta pubblicizzando qualcuna. Siamo troppo esperti e abbiamo troppi strumenti per non capire chi bara e chi no”.

Morra, ad oggi, è l'unico degli amministratori di siti simili che si fa intervistare. Con i soci ha redatto un business plan di 120 pagine e si sono già fatti avanti investitori internazionali: “Contiamo di esportare il nostro modello in tutto il mondo: non esiste niente del genere all'estero”. Fornisce qualche dettaglio sulle tipologia dei clienti: “Per lo più sono uomini sposati. Registriamo picchi di massimo interesse generalmente quando hanno passato più tempo in famiglia. Sono di ottima disponibilità economica e cultura medio bassa, al punto che a volte dobbiamo fare un editing delle recensioni e correggere gli errori più grossolani. Le trans invece sono recensite da una fascia culturale più elevata. Secondo alcuni studi (Google analytics) i maggiori interessi alternativi di chi frequenta questi siti sono il calcio e i programmi televisivi”.

Il 60 -70 % è la cifra complessiva di clienti di prostitute. Di questa porzione di popolazione, l'età media dei clienti va dai 25 ai 35 anni al (27,9 %), dai 35 ai 44 anni (27, 13 %) dai 45 ai 54 anni (il 20,9%), dai 55 ai 64 (il 20,9%), dei giovanissimi dai 18 ai 24 (8%), e degli over 65 (il 6 %). La nazionalità delle prostitute è per metà dei paesi dell'est e per metà latino americana. Le italiane sono in grandissimo aumento e vanno in genere dai 40 ai 50 anni: “Sono molto apprezzate perché sono molto curate” dice Morra. “Non sta a me giudicare le scelte di chi si prostituisce, né di chi paga. Ma a volte ci sono delle ragazze così carine... Mi chiedo perché non fanno le commesse in centro a mille euro e fanno una vita migliore”.