E' stata inagurata la nuova sede della fondazione legata alla casa editrice. Un vero monumento contemporaneo, progettato dallo studio svizzero Herzog & de Meuron
Un’architettura non vive solo per se stessa, è un frammento utile al miglioramento della vita dei suoi abitanti ed è un corpo necessario alla costruzione della città. a troppi anni molte opere sono occasione per esercizi di stile sterili con l’effetto di un impoverimento della forma urbana e la trasformazione dei nostri paesaggi in possenti luna park.
Una nuova opera dovrebbe, invece, avere la forza di costruire un patto sociale con le comunità che accoglierà e generare forme di relazione attive con la città esistente. La nuova sede della Fondazione Feltrinelli, nei pressi di Porta Volta a Milano, progettata dallo studio svizzero Herzog & de Meuron, risponde con chiarezza a questi obiettivi.
Costruito su di un terreno proprietà dell’editore dalla seconda metà dell’Ottocento, prima magazzino legnami e poi per quasi cinquant’anni residuo abbandonato prodotto dei bombardamenti, il progetto risponde all’esigenza di ricostituire un frammento perduto di città. Un segno secco, struttura in cemento armato e vetro che rende trasparente questa nuova macchina per il sapere comune.
Un lungo spazio pubblico che segue l’edificio a stabilire una relazione inedita con la città. Nuova sede della Fondazione Feltrinelli con un patrimonio di cultura, archivi e spazi per la ricerca aperti al pubblico con un programma che rinnova un patto con il Paese sancito da Giangiacomo nel 1949. Un vero monumento contemporaneo, una nuova casa per i cittadini, una sfida necessaria al futuro carica di coraggio.