Il caso
Lucca Comics, dopo Zerocalcare anche Fumettibrutti rinuncia per protesta contro il patrocinio dell'ambasciata di Israele
La fiera della città toscana incassa un altro abbandono di peso dopo quello dell'autore romano e di Amnesty International. E l'evento si colora sempre più di politica con l'annuncio della partecipazione di Matteo Salvini e del meloniano Donzelli
Con un post su Instagram la fumettista Josephine Yole Signorelli, nota come Fumettibrutti, ha dichiarato che non parteciperà al Lucca Comics & Games, una delle più grandi fiere al mondo dedicate a fumetti, serie tv, cinema e giochi, perché l’edizione quest’anno è patrocinata dall’ambasciata israeliana in Italia. Prima di lei a dare forfait all’evento, per lo stesso motivo, era stato un'altro fumettista di peso come Zerocalcare.
«Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia [Michela, ndr], che è “intersezionalità”. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo», ha scritto Fumettibrutti. Mentre Michele Rech, alias Zerocalcare, in risposta ai commenti che si sono scatenati sui social dopo la sua decisione di disertare l'edizione di quest'anno del Lucca Comics ha chiarito. «Sono stato più volte in Siria quando c'era l'Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo. Lo faccio ancora tutti i giorni come posso. Amiche e amici miei più coraggiosi di me ai jihadisti gli sono andati a sparare direttamente. Tu esattamente che cazzo fai?», ha scritto il fumettista in risposta a Maurizio Crippa, vicedirettore del Foglio, che ha accostato in un post su X la scelta di non andare a Lucca e la morte di Armita Geravand, la 16enne picchiata in Iran perché senza velo. «Rispondo solo a uno scemo a campione ma vale per tutti quelli che fanno finta di confondere la richiesta di finire bombardamenti e apartheid con l'appoggio a formazioni islamiste o antisemite», ha precisato Zerocalcare in un post sui suoi profilo.
Anche Amnesty Italia ha rinunciato: «Il patrocinio dell'ambasciata israeliana al LuccaComics ci spinge a rinunciare alla nostra presenza», ha comunicato sul suo profilo X. «Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l'immagine del festival, ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stiano incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili».
«Questo è RAZZISMO» è stato il commento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. A seguire è arrivata la risposta di Amnesty: «Col suo commento, Salvini in questa occasione ha dimostrato di non sapere cosa sia il razzismo. Strano, perché come dimostrano i vari 'barometri dell'odio' di Amnesty International Italia, in quella materia risulta essere decisamente un esperto» ha detto il portavoce di Amnesty Riccardo Noury. Il 'Barometro dell'odio' è un report annuale stilato da Amnesty attraverso un monitoraggio costante delle pagine Facebook e dagli account Twitter di 85 politici, che nel 2022 ha monitorato circa 29.000 post. «Un contenuto su 100 - dice Noury - incitava alla discriminazione di una persona o di un gruppo di persone. I temi più cavalcati per diffondere messaggi d'odio da parte dei politici sono stati immigrazione (53%), minoranze religiose (36%), mondo della solidarietà (35%), Lgbtqia+ (31%) e giustizia di genere (26%)". E la coalizione del centro-destra - dice il documento citato da Noury- ha pubblicato oltre il doppio dei contenuti offensivi e/o discriminatori rispetto alla coalizione del centro-sinistra».
Sarà presente alla fiera invece il fumettista Maicol & Mirco dopo un grande travaglio come lui stesso ha spiegato sui social con un post: «In questi giorni io e Michele - Rech, ossia Zerocalcare, ndr - ci siamo sentiti in continuazione. Il fatto di dover scegliere tra andare a Lucca e restare a casa è stato atroce. Abbiamo reagito in modo opposto. Lui rimanendo a casa, noi andando a Lucca. Queste scelte non fanno stare bene del tutto Michele né fanno stare bene del tutto Maicol & Mirco. Come autori saremmo dovuti essere entrambi a Lucca e come attivisti saremmo dovuti restare entrambi a casa", scrive sui social il fumettista che ha un blog sul Manifesto, chiarendo la posizione sulla partecipazione a Lucca Comics & Games. "Per questa Lucca, la mia proposta era un volume antologico con storie che raccontino la Palestina (simile a quello che abbiamo fatto per il G8 di Genova per Supporto Legale), il cui ricavato andasse ai poveri cristi di Gaza. Soldi che permettessero di pagarsi cerotti, bende e pane. Invece a Lucca troverete un combattuto Maicol & Mirco. E a Roma un combattuto Zerocalcare. Dopo Lucca troverete delle combattenti storie di Maicol & Mirco e di Zerocalcare».
Intanto il conto alla rovescia per l'edizione 2023 è cominciato: la fiera andrà in scena nella città toscana dall'1 al 5 novembre e promette di essere la più politica della sua storia. Oltre a Matteo Salvini, ha annunciato la sua partecipazione anche il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli che ai microfoni di La7 ha assicurato: «Sarò sicuramente all'inaugurazione di Lucca comics».