Alla radice di questi comportamenti ci sono scelte sbagliate dei proprietari. Perché l’amore non basta per insegnare ad alcune razze a gestire gli istinti

Gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche: è scritto nero su bianco nell’articolo 9 della Costituzione Italiana. A volte fa bene rispolverare la nostra Costituzione per riflettere su certi episodi che vedono protagonisti i cani e dividono l’opinione pubblica. Mi riferisco alle notizie di cronaca che riportano di aggressioni di cani verso uomini, donne e bambini. L’ultima, quella dei tre rottweiler che hanno aggredito e ucciso un passante. Perché succedono certe cose? I cani sono buoni o cattivi? Intanto è bene capire che ogni cane deve vivere come un cane, rispettando cioè le sue caratteristiche etologiche. E già questo sarebbe il punto di partenza migliore per una buona convivenza. Poi ci sono le razze con caratteristiche morfologiche e attitudini ben distinte.

 

Negli ultimi anni le campagne di sensibilizzazione verso gli animali hanno funzionato benissimo. Il mondo del pet è cresciuto e il quaranta per cento degli italiani ne ha uno in casa. Ma quando si tratta di cani, che sono ormai membri della famiglia, dobbiamo pensare di rispettare la loro alterità, il loro essere cane, la loro etologia. Lo slogan “basta l’amore” è stato mal interpretato.

 

«Bisogna conoscere i bisogni del cane e le sue caratteristiche, questo è amore perché il benessere passa attraverso la conoscenza»: me lo dice al telefono Luisa Talarico, istruttrice cinofila Enci che lavora a Roma. Una donna con un notevole bagaglio di esperienza con cani di ogni tipo, anche aggressivi, e un lavoro di squadra con veterinari comportamentalisti. «Non basta l’amore nella relazione uomo-cane, ci vuole anche la consapevolezza. L’aggressività, che può svilupparsi per tutta una serie di motivi, è ben diversa se si manifesta in un cane di piccola taglia o in un cane di cinquanta chili. Valutare tempo e spazio a disposizione per il nuovo membro della famiglia, prima di scegliere il tipo di cane, sarebbe auspicabile, anche per evitare abbandoni». Gli Amici Bestiali ringraziano.