Cinema
Nastri d'argento, trionfa Io capitano. Bene Palazzina Laf. C'è Ancora Domani film dell'anno
Al MAXXI di Roma la cerimonia dei premi assegnati dai Giornalisti Cinematografici. Sul palco la protesta dei lavoratori dello spettacolo e la solidarietà di attori e registi, da Cortellesi a Riondino
Ai Nastri d'Argento 2024 stravince Matteo Garrone con ben sette premi per “Io Capitano”: miglior film, regia, produzione (Archimede con Rai Cinema e molti partner internazionali), fotografia di Paolo Carnera, montaggio di Marco Spoletini, sonoro in presa diretta di Maricetta Lombardo e il miglior casting director Francesco Vedovati.
Un record assoluto invece per C'è Ancora Domani di Paola Cortellesi: trenta persone premiate. Un incredibile carico per il riconoscimento di Film dell'anno che conferisce eccezionalmente i Nastri d'Argento per tutte le categorie artistiche e tecniche. I Nastri sono andati agli sceneggiatori, con Cortellesi, Furio Andreotti e Giulia Calenda, e al cast straordinario di protagonisti, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni, che riceve anche il Premio Persol 'Personaggio dell'anno'. Per uno speciale apprezzamento 'collettivo' Nastri anche alla squadra artistica e tecnica, alla produzione Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution, società del gruppo Sky, in collaborazione con Sky e con Netflix. I Nastri d'Argento sono andati inoltre all'intera squadra di talento che ha lavorato per un grande risultato collettivo: Davide Leone per la fotografia, Valentina Mariani al montaggio, Lele Marchitelli autore delle musiche originali, Paola Comencini per la scenografia, Alberto Moretti per i costumi, Filippo Porcari e Federica Ripani per il suono in presa diretta e alle casting director Laura Muccino e Sara Casani. Premi al cast anche per Francesco Centorame (tra i 'Biraghi' dell'anno), Lele Vannoli, Paola Tiziana Cruciani, Yonv Joseph e Alessia Barela. E tre riconoscimenti speciali, pur non essendo categorie previste nel regolamento dei Nastri d'Argento anche all'arredatrice Fiorella Cicolini, al trucco di Ermanno Spera, all'hairstylist Teresa Di Serio.
La cerimonia al MAXXI di Roma ha dato spazio anche alla protesta dei lavoratori dello spettacolo che vedono messi in oericolo migliaia di posti di lavoro. Il Sngci ha accolto la protesta sul palco e dal red carpet attori e registi, da Germano a Riondino passando per la stessa Paola Cortellesi, sono sono stati solidali con l'intero comparto.
Ben cinque Nastri, compreso un riconoscimento per i produttori, vanno a Palazzina Laf di Michele Riondino: miglior sceneggiatura (di Riondino con Maurizio Braucci), miglior attore protagonista (Riondino), attore non protagonista Elio Germano e migliore canzone originale, La mia terra di Diodato. La migliore commedia è Un Mondo a Parte di Riccardo Milani. Migliori attrici sono Micaela Ramazzotti, protagonista del suo stesso film d'esordio, “Felicità”, e Isabella Rossellini, non protagonista nel film di Alice Rohrwacher “La Chimera”. Per la commedia ex aequo tra Virginia Raffaele di “Un Mondo a Parte” e Pilar Fogliati che vince (per il secondo anno consecutivo) con Maurizio Lombardi per “Romeo è Giulietta”.
Matteo Garrone, forte dei suoi sette riconoscimenti, ha espresso tutta la sua emozione: «Ci ho messo otto anni prima di fare Io Capitano, nell'affrontare una tematica così. In realtà mi sentivo in colpa nel mostrare questa storia dal mio punto di vista di borghese occidentale bianco, avevo paura di poter cadere nella speculazione del povero migrante, speculare su chi affronta questo viaggio e muore. Ho sempre pensato fosse più giusto lo facesse un regista africano, poi gli anni sono passati e mi sono detto l'importante è fare il film, lo faremo insieme» ha detto il regista. «Ringrazio tutti i giornalisti che mi hanno votato. I premi aiutano a dare visibilità. Siamo tutti molto orgogliosi del percorso che ha fatto questo film, di essere arrivato all'Oscar, ai Golden Globe (il film ha vinto poi sette David e a Venezia il Leone d'argento alla regia, ndr) e di avere avuto anche un grosso riscontro di pubblico nonostante sia uscito in lingua originale, è infatti arrivato a 5 milioni di euro».
Tra gli altri premi, a “Finalmente l'Alba “di Saverio Costanzo - con un cast tecnico soprattutto internazionale (quindi poco candidabile nelle cinquine per il regolamento del premio) sono andati i Nastri d'Argento per la scenografia di Laura Pozzaglio e i costumi di Antonella Cannarozzi. Per la musica il Nastro d'Argento per “Gloria!” va a Margherita Vicario, anche regista del film, e al coautore della colonna sonora Dade. Infine il miglior soggetto originale, con un premio a sorpresa ex aequo per due film molto diversi tra loro, è andato agli autori di “Another End” - con il regista e sceneggiatore Piero Messina sono Valentina Gaddi, Sebastiano Melloni e Giacomo Bendotti - e al team di scrittura del film Il Punto di Rugiada di Marco Risi, anche sceneggiatore, con Riccardo De Torrebruna, Francesco Frangipane e Enrico Galiano.
I giovani sono al centro dei Premi speciali: ai due protagonisti di “Io Capitano” Seydou Sarr e Moustapha Fall va un riconoscimento speciale. Premiati poi i registi Brando De Sica, Margherita Vicario e Catrinel Marlon e poi Ludovica Martino, Romana Maggiora Vergano, Francesco Centorame, Rebecca Antonaci, Alessandro Fella, Yile Yara Vianello, Domenico Cuomo e Gianmarco Franchini. Infine sempre sul fronte giovani premi ad Alain Parroni, Giulio Pennacchi e Beatrice Puccilli (“Una sterminata domenica”) per la sceneggiatura.
I Premi Guglielmo Biraghi tradizionalmente destinati ai giovani sono andati a: Francesco Centorame, in coppia con Romana Maggiora Vergano (Nastro d'Argento con i protagonisti) nel film di Paola Cortellesi C'è Ancora Domani in cui interpreta il fidanzato dell'attrice; Rebecca Antonaci, giovanissima protagonista del film di Saverio Costanzo Finalmente l'Alba; Alessandro Fella, che dopo un esordio nella fiction è stato scelto da Marco Risi per Il Punto di Rugiada e, tra La Chimera e La Bella Estate, Yile Yara Vianello. Infine un Nastro speciale quest'anno per Giulio Base, autore, regista e protagonista con Anne Parillaud di À la Recherche.