Consulenze pubbliche alla moglie di Alfano E l'avvocato del ministro vince l'appalto Expo

Mauro Masi, l'ex dg Rai a capo della Consap, ha girato almeno cinque incarichi a Tiziana Miceli, la consorte di Angelino. Andrea Gemma, avvocato dell'Ncd e fedelissimo di Alfano piazzato all'Eni, ha vinto un bando da 630 mila euro. Ecco la rete di interessi del titolare dell'Interno. Che replica: "Mistificazioni". Ma non smentisce

Che Angelino Alfano sia un ministro miracolato (dal caso dell'espulsione illegittima della dissidente Alma Shalabayeva alle manganellate della polizia agli operai delle acciaierie di Terni, in due anni appena il Parlamento ha già votato - e respinto - due richieste di dimissioni) è cosa nota. Meno nota, invece, è la rete di "relazioni pericolose" del titolare dell'Interno, e l'intreccio di interessi politici e economici che "L'Espresso"  è in grado di raccontare per la prima volta.

Partendo dalla moglie del ministro dell'Interno Angelino Alfano, Tiziana Miceli, che ha appena avuto cinque consulenze dalla Consap, la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici controllata dal ministero dell'Economia che fornisce servizi al ministero dell'Interno e a quello dello Sviluppo Economico. In una dichiarazione firmata il 24 febbraio 2014 la Miceli dichiara di essere già «titolare di incarichi di assistenza legale conferiti da Consap», ma tra fine 2014 e l'inizio del 2015 lo studio della Miceli (il poco conosciuto RM-Associati, di cui risulta socio anche Fabio Roscioli, avvocato di Alfano) ha ottenuto altri cinque incarichi, l'ultimo a fine gennaio.

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La moglie di Angelino è stata assunto grazie a una delibera firmata da Mauro Masi, amministratore delegato della Consap ed ex direttore generale della Rai ai tempi del governo Berlusconi, boiardo vicino al centro destra che il governo di Matteo Renzi ha persino promosso qualche mese fa, confermandolo sulla poltrona di ad e concedendogli anche quella da presidente. «Gli importi» della consulenza della Miceli, si legge nelle determine, «saranno quantificati all'esito delle attività». Speriamo, per le casse pubbliche, non siano troppo alti.

Non è tutto. La Miceli in passato ha ottenuto altri incarichi da alcune amministrazioni pubbliche siciliane (dalla provincia di Palermo all'Istituto autonomo case popolari di Palermo) sempre controllate dal centro destra, mentre nel 2014 la moglie di Angelino risulta aver difeso anche gli interessi di una società (la Serit) insieme al collega Angelo Clarizia.

Non un avvocato qualsiasi, Clarizia: è infatti socio in affari di Andrea Gemma, amico storico di Alfano e altro vertice di peso della sua rete relazionale, in passato consigliere ministeriale a cachet  e oggi membro del cda dell'Eni e commissario liquidatore di aziende importanti come la Valtur.

Gemma e Clarizia sono legatissimi: i loro studi hanno di recente anche vinto un appalto per i servizi legali dell'Expo (da 630 mila euro) e, in barba a qualsiasi conflitto di interessi potenziale, "L'Espresso" ha scoperto che da poco i due hanno difeso anche gli interessi del Nuovo Centro Destra, il partito del ministro dell'Interno.

Ore 19: Il ministro Alfano ha voluto replicare al nostro articolo. Qui il suo commento e la nostra replica
"Purtroppo L'Espresso insiste e ci ricasca: non appagato dalla recente condanna per diffamazione subita in Tribunale - dove mi è stato riconosciuto il danno subito - replica il disegno denigratorio nei confronti miei e di mia moglie. Come al solito, "L'Espresso" costruisce scenari mistificatori e suggestivi. Ancora una volta questo organo di disinformazione mirata si esercita nel tentativo vano, ma non per questo meno grave, di gettare discredito, e non soltanto sulla mia persona''. ''Ci rivedremo, mio malgrado, di fronte a un Tribunale che saprà individuare tra persone defunte date per vive, circostanze false, notizie irrilevanti, fatti comici, errori marchiani e astruse manipolazioni della realtà, tutti gli elementi del doloso e reiterato intento diffamatorio".

Angelino Alfano, ministro dell'Interno

La nostra risposta
Prendiamo atto della dichiarazione del ministro Alfano. Che però non smentisce nessuna delle circostanze documentate che abbiamo descritto nell'inchiesta. Nel frattempo l'ad della Consap Mauro Masi ha ammesso pubblicamente che Tiziana Miceli lavora per la sua società dal 2011
E.F.



Ore 17, venerdì 17: Mauro Masi replica alla nostra inchiesta
Egregio Direttore,
faccio riferimento all’ articolo “Gli Angeli di Angelino” apparso sull’ Espresso oggi in edicola. In qualità di Amministratore Delegato e Presidente della Consap SpA ho il dovere di precisare che la Consap non ha mai affidato incarichi di consulenza professionale all’Avv. Tiziana Miceli.
L’Avv. Tiziana Miceli è stata esclusivamente affidataria di alcuni incarichi di patrocinio legale per conto di Consap in procedimenti che vedevano coinvolta la società in sede giudiziale. Incarichi peraltro indicati pubblicamente (come tutti quelli che riguardano la Società) sul sito di Consap SpA.
E’ inoltre doveroso precisare che l’ Avv. Miceli ha sottoscritto sin dal 28 settembre 2011 la convenzione tipo che Consap applica a tutti gli avvocati che difendono la società sull’intero territorio nazionale, e che prevede un abbattimento degli onorari almeno del 25% rispetto ai limiti tariffari minimi previsti della legge professionale vigente con evidente vantaggio per Consap anche nel caso, come quelli che riguardano l’Avv. Miceli, di cause relative ad importi molto modesti.

Invio i migliori saluti e Le auguro buon lavoro.
Mauro Masi
, ad Consap

La nostra risposta
Ringraziamo Mauro Masi per la gentile precisazione. Sottile è la differenza tra consulenza professionale e incarico legale: giudichino i lettori. Scopriamo grazie a lui che la moglie del ministro dell'Interno Angelino Alfano Tiziana Miceli ha ottenuto incarichi presso la Consap già a partire dal 2011
E.F.



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