Implant files

Esclusivo: ecco il database dei dispositivi killer

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Chi ha una protesi impiantata nel proprio corpo può qui verificare quanto è sicura


Nel mondo ci sono milioni di protesi difettose impiantate nel corpo dei pazienti come spieghiamo nell'inchiesta Implant Files. Spesso le persone interessate non ne sono informate, perché non è detto che le aziende produttrici, gli enti governativi e gli ospedali abbiano segnalato il problema al paziente.

L'Espresso e l'International Consortium of Investigative Journalists (Icij) per la prima volta danno la possibilità a tutti i cittadini di verificare se il proprio dispositivo è sicuro o se invece ha avuto segnalazioni negative in passato. Accedere all'International Medical Device Database, realizzato dal consorzio giornalistico sulla base di 60mila avvisi di sicurezza registrati dalle autorità in oltre dieci nazioni, è semplice: basta inserire il nome del proprio dispositivo nella griglia qui sotto, per verificare se in passato è stato segnalato un problema su quello specifico apparecchio sanitario (medical device). Il consorzio Icij e l'Espresso continueranno ad aggiornare e ampliare questa banca dati globale nelle prossime settimane, in base alle nuove segnalazioni ricevute.



AVVERTENZA: I dispositivi medici aiutano a diagnosticare, prevenire e curare ferite e malattie. L'intento dell'International Medical Device Database non è di sostenere o far credere che le società o gli enti qui citati siano coinvolti in comportamenti illeciti o che abbiano agito in modo improprio. Inoltre uno stesso dispositivo potrebbe avere nomi differenti nelle diverse nazioni e quindi non essere rintracciabile nell'elenco. Questo database non è destinato a fornire consulenza medica: i pazienti dovranno consultare i propri medici curanti qualora ritenessero che le informazioni qui contenute possano avere delle implicazioni rispetto al proprio quadro sanitario.


"Oggi come ieri chi detiene il potere sostiene che il giornalismo sia finito e che meglio sarebbe informarsi da soli. Noi pensiamo che sia un trucco che serve a lasciare i cittadini meno consapevoli e più soli.

Questa inchiesta che state leggendo ha richiesto lavoro, approfondimento, una paziente verifica delle fonti, professionalità e passione. Tutto questo per noi è il giornalismo. Il nostro giornalismo, il giornalismo dell’Espresso che non è mai neutrale, ma schierato da una parte sola: al servizio del lettore.

Continuate a leggerci, seguirci, criticarci in questo luogo di inchieste, idee, dibattiti, racconto della realtà che è il nostro giornale".


MARCO DAMILANO

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