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Inchieste
novembre, 2018

Cosa è Implant Files, l’inchiesta mondiale per proteggere la salute dei cittadini

Un anno di lavoro, 252 giornalisti, 59 testate: ecco come è nata l’indagine sui dispositivi a rischio impiantanti nel corpo dei pazienti, coordinata dal consorzio internazionale Icij


L'inchiesta Implant Files è il frutto di un anno di lavoro di 252 giornalisti di 59 testate con sede in 36 nazioni: l’obiettivo è tutelare la salute dei cittadini.

Il 19 e 20 aprile scorso i primi 75 cronisti dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) si incontrano a Washington, a tre isolati dalla Casa Bianca, nelle sale di una fondazione non profit che studia come migliorare la sanità. Vengono da tutto il mondo, molti hanno partecipato alle più importanti indagini di Icij degli ultimi anni, da LuxLeaks ai Panama Papers (premio Pulitzer 2017) fino ai Paradise Papers. Per l’Italia sono presenti i giornalisti de L’Espresso e di Report (Rai Tre), uniti in questa inchiesta. Per due giorni il gruppo discute una nuova indagine che parla di dispositivi medici, un business che vede ai primi dieci posti nel mondo otto colossi americani, una multinazionale tedesca e un gruppo olandese, tutti con fatturati da decine di miliardi di dollari.

Nasce così il progetto Hippocrates, dal nome del padre della medicina nell’antica Grecia, a cui è intitolato il giuramento di lealtà verso i pazienti. L’inchiesta si snoda tra i dati, migliaia di casi di morti e lesioni personali collegate ai “medical device”, e le testimonianze dei pazienti che vivono con quei congegni nel corpo, impiantati nelle sale operatorie di ogni continente. Un business in crescita esponenziale per molte cause, dall’invecchiamento della popolazione alle nuove tecnologie.

Il meeting di Washington è l’esordio del collettivo di Hippocrates, ma alcuni cronisti lavoravano già dal novembre 2017, su proposta di una giornalista olandese. Quindi i reporter del consorzio aumentano, i temi si moltiplicano: protesi ortopediche, pacemaker, defibrillatori, infusori e mille altri device. E il sistema dei controlli, che in Europa sono affidati a società private.

Alla fine il nome dell’inchiesta diventa “Implant Files”: la prima banca dati globale dei dispositivi medici e dei loro problemi di sicurezza. Per la prima volta accessibile a tutti i cittadini.

Il database è consultabile sul sito de L’Espresso: dalle ore 18 di domenica 25 novembre tutti possono controllare via Internet la sicurezza di ogni dispositivo medico con la griglia di ricerca pubblicata sul nostro sito.

[[ge:espresso:inchieste:1.328908:article:https://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/11/22/news/implant-files-database-ricerca-italia-1.328908]]

Report su Rai 3, lunedì 26 novembre alle ore 21.15 manderà in onda il servizio complementare all’inchiesta de L’Espresso sui dispositivi medici: pacemaker, protesi ortopediche, erogatori di insulina. L’espansione frenetica di un mercato da 350 miliardi di euro e i problemi per migliaia di pazienti. Lo stesso ministero della Salute ha ammesso a Report che spesso gli incidenti non vengono riportati, per cui si ignora la pericolosità di molti dispositivi.


"Oggi come ieri chi detiene il potere sostiene che il giornalismo sia finito e che meglio sarebbe informarsi da soli. Noi pensiamo che sia un trucco che serve a lasciare i cittadini meno consapevoli e più soli.

Questa inchiesta che state leggendo ha richiesto lavoro, approfondimento, una paziente verifica delle fonti, professionalità e passione. Tutto questo per noi è il giornalismo. Il nostro giornalismo, il giornalismo dell’Espresso che non è mai neutrale, ma schierato da una parte sola: al servizio del lettore.

Continuate a leggerci, seguirci, criticarci in questo luogo di inchieste, idee, dibattiti, racconto della realtà che è il nostro giornale".


MARCO DAMILANO

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