La rete conquista il primato per la diffusione delle notizie, scavalcando la televisione per il secondo anno consecutivo. Più del 50% degli utenti si informa sui social

La prima edizione dell'“Osservatorio sul sistema dell’informazione” - realizzato dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) - certifica la rivoluzione e l’evoluzione delle abitudini mediatiche in atto nel nostro Paese. Nel 2024 un italiano su due si è informato prevalentemente online. Il 50,5% degli utenti social dichiara di venire a conoscenza delle notizie sulle piattaforme prima che dalle fonti ufficiali. Di fatto sono i motori di ricerca e siti web di testate giornalistiche a rappresentare le principali porte d’accesso alle notizie.

Il Sorpasso

La Rai ha celebrato i suoi 70 anni nel 2024 - lo ha fatto con un film evocativo, ambientato nella rurale Matera del secondo dopoguerra, che raccontava la rivoluzione portata della televisione nelle case degli italiani –. Ma il successo della tv sembra essere destinato ad arrestarsi. Da perno storico dell’informazione pubblica, cede ora il passo alla Rete, con una perdita significativa di pubblico che passa dal 67,4% del 2019 al 46,5% del 2023. Arranca la radio, solo il 13,3% degli italiani la usa ancora per informarsi. Anche i quotidiani cartacei proseguono nel loro trend negativo: poco più del 17% degli italiani li legge ancora, mentre solo il 6,6% possiede un abbonamento digitale. Un quadro sconfortante per i media tradizionali, ma non del tutto per le testate storiche, che mantengono il prestigio e la credibilità anche verso nuovi pubblici, visto che circa un quarto degli italiani ne utilizza le versioni digitali.

Generazioni digitali e nuove abitudini

Sarà perché sono nativi digitali, ma sta di fatto che i giovani utilizzano solo internet per informarsi attraverso contenuti visivi a fruizione rapida, come video e post brevi. Like d’obbligo, ma pochi commenti. Sono invece gli utenti over sessanta i più attivi nel dibattito e nelle conversazioni online. Per tutti resta il valore del passaparola che sfrutta il trust della “fonte amica digitale”, che interessa un utente su dieci e rappresenta un valido strumento di diffusione dell’informazione.

Fiducia: vincono i media tradizionali

Bello il web, ma mi devo fidare? E infatti il 65,6% della popolazione dichiara una fiducia moderata nei confronti di internet e ritiene più affidabili la televisione, la radio e la stampa. Anche i giovani si mostrano diffidenti verso i media digitali: emblematico il caso degli influencer, ritenuti affidabili solo dal 2,2% della popolazione, con un picco del 4,6% tra i 14 e i 24 anni.

Un nuovo scenario in trasformazione

L’Osservatorio Agcom prova a fare un “punto nave” rispetto all’ecosistema informativo italiano e delle dinamiche trasformative in atto. In un contesto in cui abbiamo visto internet affermarsi come canale dominante, la sfida futura sarà quella di coniugare accessibilità e tempestività con affidabilità e qualità, per garantire ai cittadini un’informazione solida e consapevole.

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