Arriva ETA, il controllo elettronico alle frontiere del Regno Unito

Le nuove regole per viaggiare oltre Manica. Ecco come ottenere l'autorizzazione

Per chi sta programmando una visita nel Regno Unito, che sia per lavoro o per diletto, ci sono delle novità. A partire dal prossimo 2 aprile i cittadini europei, italiani compresi, dovranno essere in possesso dell’Eta – Electronic travel Authorisation -, l’autorizzazione elettronica che diventerà requisito indispensabile per recarsi oltre Manica. L’ETA può essere richiesta già da oggi, 5 marzo. Ha un costo di 10 sterline - pari a circa 12 euro –, è associata al passaporto del richiedente e avrà la durata di due anni. Si tratta di un permesso – in formato digitale -, non un visto, ma un’autorizzazione necessaria per chiunque voglia entrare nel Regno Unito.

 

Il procedimento per la richiesta dell’ETA è semplice e veloce. Come si legge nella nota diffusa dall’Ambasciata britannica: “I visitatori dovranno farne richiesta in anticipo, scaricando l’applicazione ‘UK ETA app’ disponibile su Google Play o Apple App Store. La richiesta potrà essere effettuata anche dal sito GOV.UK (apply on-line). Il procedimento prevede una risposta automatica immediata, generata dal sistema, mentre l’attesa stimata per il completamento delle procedure è di circa tre giorni, salvo la necessità di fare specifiche verifiche supplementari.

 

“I richiedenti ETA forniscono i propri dati biografici, biometrici e di contatto, rispondendo inoltre a una serie di domande”, riporta la nota ufficiale, che spiega come “questo consente di aumentare la nostra conoscenza delle persone che intendono entrare nel Regno Unito e di prevenire l’ingresso di chi potrebbe rappresentare una minaccia”. Il documento sottolinea che il costo dell’ETA potrà variare in futuro e raggiungere le 16 sterline. Questo contributo andrà a finanziare il sistema di migrazione e gestione delle frontiere, che ad oggi grava sui contribuenti britannici.

 

Provando ad avviare la procedura, ho scaricato l’app che consente di pagare la tariffa di 12 sterline e richiede di fornire i dati del passaporto, che dovrà essere lo stesso con cui ci si reca poi nel Regno Unito. Questo significa che se il passaporto è in scadenza, con l’emissione del nuovo documento bisognerà fare richiesta per una nuova ETA. È necessario anche fornire una fotografia in formato digitale, conforme rispetto alla normativa.

 

“Vogliamo che il maggior numero possibile di cittadini siano al corrente di questa importante novità” ha dichiarato Pierluigi Puglia, portavoce dell’Ambasciata britannica in Italia, che continua “motivo per cui lanciamo oggi una campagna di informazione multicanale. L’auspicio è che nessuno debba trovarsi nella situazione di viaggiare verso il Regno Unito senza la necessaria autorizzazione elettronica a partire dal prossimo 2 aprile”. L’ETA è “in linea con l’approccio adottato da molti altri Paesi per la sicurezza delle frontiere, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia” e ha l’obiettivo di “contribuire a prevenire l’arrivo di soggetti che rappresentano una minaccia per il Regno Unito”, ha aggiunto Puglia richiamando le informazioni diffuse dall’Home Office di Londra.

 

Può capitare che la richiesta per l’ETA venga respinta, in questo caso il richiedente avrà la possibilità di presentare una nuova domanda. Se invece la richiesta fosse rifiutata non si potrà fare ricorso e sarà invece necessario richiedere un visto. Verranno esentati dal possesso obbligatorio dell’ETA i passeggeri in transito negli aeroporti del Regno Unito e che non passano quindi attraverso il controllo di frontiera del Regno Unito.

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