La gestione sostenibile delle risorse naturali e la risposta alle crisi globali sono parte di un crescente impegno europeo per il raggiungimento degli obiettivi su scala locale e globale, come l'accordo di Parigi, l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile e il quadro di Sendai sulla Riduzione del Rischio delle catastrofi naturali – Drr - che rappresentano le principali priorità di impegno di Geo Global Forum, la conferenza che ha visto riuniti a Roma i rappresentanti del mondo Space, a livello globale, per un confronto sulle tematiche dell’osservazione della Terra.
Le decisioni politiche ed operative che riguardano la salute del pianeta devono essere condotte alla luce delle nuove conoscenze. Gemelli digitali del Pianeta, nuove costellazioni di osservazione della Terra – Iris fra tutte, progetto Esa finanziato con fondi Pnrr e coordinato interamente dall’Asi – fanno dell’Earth Intelligence, uno strumento strategico che deve essere reso accessibile a tutti, promuovendo soluzioni innovative per un futuro sostenibile e a zero emissioni.
Il Geo Global Forum 2025 si è distinto per aver valorizzato gli asset in un'ottica di cooperazione globale nel campo dell’osservazione della Terra. A fronte del lavoro congiunto tra il Group on Earth Observations (Geo), l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la Commissione Europea, è stato sottoscritto l’accordo che definisce il Piano di Attuazione della Strategia Geo Post-2025, una roadmap ambiziosa per rendere l’Earth Intelligence accessibile e utilizzabile da tutti, ovunque nel mondo, per collaborare nello sviluppo di soluzioni basate su dati geospaziali per affrontare le tre grandi crisi planetarie: cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento ambientale.
L’accordo stabilisce inoltre linee guida operative, priorità tematiche e standard comuni per il prossimo decennio, consolidando la missione di Geo come piattaforma globale per l’azione ambientale guidata dalla scienza e dai dati. In questo contesto viene riaffermato il ruolo centrale dell’Italia, sottolineando come i dati strategici messi a disposizione dal nostro Paese possano sostenere decisioni più consapevoli, capaci di rafforzare la resilienza dei territori e delle comunità.