La Commissione europea presenterà in autunno un documento con i requisiti di alto livello, anticipato dal Commissario europeo per la difesa e lo Spazio, durante la 334ª sessione del Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea, delineando le priorità strategiche dell’Ue nel contesto geopolitico attuale e il ruolo sempre più centrale dello spazio per la sicurezza e la sovranità del continente

Mandato politico per l’Esa: l’annuncio del commissario Ue Kubilius

L’Agenzia Spaziale Europea è “un partner di fiducia della Commissione per la progettazione e l’implementazione dei programmi spaziali” sottolinea Andrius Kubilius, il commissario alla Difesa dell’Ue. E la notizia che L’Espresso aveva anticipato ad aprile trova ora una prima conferma ufficiale: La Commissione già dal prossimo autunno procederà con un mandato politico per l’ESA. Un esempio concreto è lo sviluppo del Servizio Governativo di Osservazione della Terra, parte della Strategia Spaziale per la Sicurezza e la Difesa. Dopo anni di lavoro e consultazioni si stanno ora definendo anche i requisiti di sicurezza. Il programma ERS (European Resilience from Space), portato avanti da ESA, sarà il primo passo operativo verso questo servizio, permettendo all’Europa di essere da subito operativa connettendosi con i progetti finanziati attraverso il programma Next Generation EU e i piani nazionali di resilienza. 

Nuova geopolitica

Secondo Kubilius, siamo nel mezzo di una “tempesta perfetta” in materia di sicurezza: il protrarsi del conflitto in Ucraina, l’aggressività crescente di Mosca, e il probabile ridimensionamento dell’impegno americano in Europa impongono un cambio di passo. L’Europa deve prepararsi ad affrontare una nuova epoca, in cui la prontezza difensiva è una condizione necessaria per mantenere la pace. 

Pax europea

La guerra in Ucraina continua senza prospettive concrete di pace, mentre la minaccia di nuove aggressioni russe cresce. Il Commissario ha fatto sue le parole della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel ribadire l’importanza di un’Europa indipendente e capace di garantire la propria sicurezza: la Pax Europea è un obiettivo strategico, ma richiede prontezza e autonomia difensiva. 

Spazio e difesa

Il Commissario ne è convinto: lo Spazio è un fattore cruciale per la sicurezza e la difesa. Non può esserci prontezza militare senza capacità spaziali avanzate. L’Unione ha bisogno di dati geointelligenti ad alta risoluzione, comunicazioni satellitari sicure e sistemi di navigazione resistenti a interferenze. Servizi essenziali per il settore militare, ma anche per la sicurezza civile, come l’aviazione e la protezione civile. Capacità già esistenti a livello nazionale o commerciale, ma devono diventare interoperabili. L’Ue  è chiamata a investire in nuovi sistemi comuni, come ha già fatto con successo con i programmi Galileo e Copernicus, sviluppati insieme all’Esa. Oggi la collaborazione prosegue con il sistema IRIS2 per le comunicazioni sicure, previsto per il 2030, e già quest’estate entrerà in funzione un sistema precursore, Govsatcom, basato su risorse nazionali condivise. Secondo Kiblius bisogna adattare i metodi tradizionali di sviluppo spaziale alle nuove urgenze storiche, sempre in sinergia con gli Stati membri. 

Lo Spazio a difesa dell'Europa

Non basta usare lo Spazio per la difesa: è necessario anche difendere lo Spazio stesso. Le minacce ai satelliti europei stanno crescendo e l’Unione deve essere pronta a proteggere le proprie infrastrutture spaziali. Ciò significa rafforzare la capacità autonoma di trasporto spaziale, sviluppare la manutenzione diretta in orbita dei satelliti e reagire a potenziali attacchi nello spazio. Per farlo, l’Europa dovrà intensificare le attività di sorveglianza spaziale, monitorare le interferenze nelle frequenze radio e garantire un accesso affidabile allo spazio. La Commissione è pronta a guidare questa visione politica comune, insieme agli Stati membri e all’ESA. 

Agire uniti

“Il nostro punto di forza è l’unità,” ha ribadito, rilanciando l’impegno della Commissione a lavorare fianco a fianco con l’ESA, gli Stati membri e tutti gli attori coinvolti nel rafforzare la sovranità europea, anche e soprattutto oltre l’atmosfera. Kubilius ha concluso il suo discorso con un appello all’unità e alla rapidità d’azione. In un contesto geopolitico tanto complesso, è essenziale che l’Europa agisca insieme, mobilitando risorse e capacità politiche per costruire un’autentica leadership spaziale e difensiva. L’anno in corso rappresenta un’opportunità storica per prendere decisioni coraggiose e plasmare il futuro dell’Europa nello Spazio.

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