Innovazione
26 agosto, 2025Una sorta di maggiordomo con il dono dello shopping. Gli assistenti vocali, Alexa in testa, permettono di effettuare acquisti sfruttando la semplicità dell'interazione vocale
Prima fu la lista della spesa, che poteva essere impostata vocalmente su Alexa e mandata direttamente sul cellulare. Ma una nuova funzionalità di acquisto vocale manda in pensione la lista della spesa. All’atto di attivazione dell’assistente vocale l’utente può scegliere la funzione di acquisto vocale: in pratica, una volta configurato il proprio account Amazon con una modalità di pagamento, che sia carta di credito o Apple pay - perché su Amazon non si può utilizzare PayPal, forse per vecchie ruggini fra i due founder Jeff Besos ed Elon Musk?
Resta il dubbio - e un indirizzo di spedizione aggiornato e il gioco è fatto. Sarà sufficiente dire “ordina quel prodotto” per avviarne l’acquisto. Ancora più interessante – e preoccupante – la funzione che consente di fare il checkout del carrello Amazon con un comando vocale, e vedersi recapitare in 24 ore l’ordine direttamente a casa. Il primo “pericolo” che viene in mente è quello degli acquisti “fatti da altri” sul nostro account, ma la “casa madre” assicura che la funzionalità è pensata per offrire il massimo controllo e sicurezza. Direttamente dall’App Alexa si può disabilitare l’opzione degli acquisti vocali o scegliere un codice Pin vocale che consenta di validare le conferme d’ordine per prevenire ordini involontari, ma anche per impedire acquisti “non autorizzati” nelle case con più persone o con bambini. Una terza opzione è quella della gestione tramite ID vocale: è possibile attivare il riconoscimento vocale individuale. Alexa è infatti dotata di una funzione che le consente di riconoscere le voci dei membri del nucleo familiare, e permetter gli acquisti solo alle voci autorizzate. La funzione di acquisto vocale è pensata solo per i beni fisici, presenti nella cronologia ordini o salvati nel carrello Amazon. Ne restano esclusi acquisti e transazioni digitali per eBook Kindle, contenuti di Audible, video Prime, skill di Alexa o i pagamenti con Amazon Pay.
Il dato interessante di questa nuova opzione di acquisto è nell’evoluzione del rapporto tra consumatore e tecnologia. Lo shopping vocale veniva relegato alla categoria “curiosità per utenti esperti” ma diventa ora una pratica accessibile, pensata per la quotidianità. Di fatto un ulteriore tassello nella strategia di fidelizzazione dell’ecosistema Alexa. La voce diventa un nuovo strumento per semplificare l’esperienza d’acquisto, ma resta la domanda: ce n’era davvero bisogno?
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