Il Canada sembra più vicino all'Europa che agli Usa. Carney: "Il Paese non dovrà mai dimenticare il tradimento americano"

Il neopremier liberal, eletto in chiave anti-Trump, trova una sponda nell'Unione europea. Von der Leyen: "Difenderemo i valori democratici condivisi e sosterremo un commercio libero e equo"

Sembrava che il Canada dovesse essere soltanto l'ultimo dei numerosi Paesi che, negli ultimi anni, gli elettori stanno consegnando nelle mani della destra, ma i Liberal hanno ribaltato i pronostici, riconfermando alle urne il neopremier, Mark Carney. Dopo dieci anni da premier, Justin Trudeau, indebolito dalle continue invasioni di campo dell'inquilino della Casa Bianca, con le sue dimissioni sembrava aver segnato un cambio di rotta nel Paese. Eppure i Liberal hanno resistito alla cavalcata del Partito conservatore di Pierre Poilievre. Che, però, ha comunque portato a casa un ottimo risultato: con il 96% dei voti scrutinati, il partito Liberale aveva 167 seggi, i Conservatori 145. L'unica vera sconfitta è la sinistra dei New Democrats, che ha ceduto seggi a entrambi i partiti. 

 

Una rimonta a un passo dal traguardo, visto che a inizio anno i Liberal erano sotto ai Conservatori di circa 20 punti percentuali nella maggior parte dei sondaggi. Il fattore decisivo sarebbe stato l'anti-trumpismo, che ha riacceso l'orgoglio nazionale dei canadesi, poco intenzionati a diventare il "51esimo Stato degli Usa" (come minacciato dall'inquilino della Casa Bianca, che aveva più volte chiamato Trudeau "governatore"). Il Canada non dovrà mai dimenticare il "tradimento" americano, ha affermato Carney, parlando ai suoi sostenitori a Ottawa dopo la vittoria delle elezioni. "Il nostro vecchio rapporto con gli Stati Uniti è finito" - ha detto - perché "il presidente Trump sta cercando di spezzarci per possederci". E ha poi invitato il Paese a unirsi nei "difficili mesi a venire che richiederanno sacrifici". Un nemico comune, il presidente Usa, che sembra essere riuscito ad appianare le divergenze interne. L'ex governatore della Banca del Canada e della Gran Bretagna, durante la campagna elettorale, aveva più volte ripetuto che la minaccia americana è reale: “Il caos è entrato nelle nostre vite. È una tragedia, ma è anche una realtà. La questione chiave di queste elezioni è chi è nella posizione migliore per opporsi al presidente Trump”. 

 

Lo stesso Poilievre ha promesso di collaborare con il governo liberale per contrastare la guerra commerciale e le minacce di annessione del presidente statunitense: "Metteremo sempre il Canada al primo posto", ha detto ai sostenitori, aggiungendo di essere intenzionato a mettere le lotte di parte alle spalle, per l'interesse del Paese: "I conservatori collaboreranno con il primo ministro e tutti i partiti con l'obiettivo comune di difendere gli interessi del Canada e ottenere un nuovo accordo commerciale che ci lasci alle spalle questi dazi, proteggendo al contempo la nostra sovranità". 

 

A dimostrazione della sua presa di distanza dagli Usa, il primo viaggio da neopremier di Carney non era stato nel Paese confinante, ma nella più lontana Europa, a Londra e a Parigi. E proprio dai vertici europei sono arrivati i primi complimenti all'economista, forse più vicino all'Ue che agli Usa. "Congratulazioni a Mark J. Carney e al Partito liberale per la loro vittoria elettorale. Il legame tra Europa e Canada è forte - e si sta rafforzando. Sono ansiosa di lavorare a stretto contatto, sia a livello bilaterale che nell'ambito del G7. Difenderemo i valori democratici condivisi, promuoveremo il multilateralismo e sosterremo un commercio libero e equo", ha scritto su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

 

A farle eco, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: "La lunga amicizia e la partnership strategica tra i popoli d'Europa e del Canada continueranno a rafforzarsi sulla base dei nostri valori condivisi". Seguita dal primo ministro britannico, Keir Starmer: "Accolgo con favore la vostra leadership sulle questioni internazionali e so che continueremo a collaborare strettamente su difesa, sicurezza, commercio e investimenti", ha affermato in una dichiarazione martedì, 29 aprile.

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