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19 luglio, 2025La maggior parte sarebbe stata inviata alle donne in Africa. Una mossa che costerà ai contribuenti statunitensi 167 mila dollari
L'amministrazione Trump ha deciso di distruggere 9,7 milioni di dollari di contraccettivi invece di inviarli all'estero, per destinarli alle donne che potrebbero averne bisogno. A farne le spese non saranno soltanto le mancate destinatarie, ma qualsiasi cittadino che paghi le tasse negli Stati Uniti: la decisione, confermata dal Dipartimento di Stato, costerà ai contribuenti americani 167 mila dollari.
Si tratta principalmente di contraccettivi a lunga durata, come i dispositivi intrauterini (Iud) e gli impianti anticoncezionali e, secondo due alti funzionari del Congresso, spiega il Guardian, erano quasi certamente destinati alle donne in Africa. I funzionari non hanno ancora capito se la distruzione sia già avvenuta, ma hanno affermato di essere stati informati che i dispositivi medici sarebbero stati resi inutilizzabili entro la fine di luglio.
"È inaccettabile che il Dipartimento di Stato proceda con la distruzione di oltre 9 milioni di dollari in prodotti per la pianificazione familiare finanziati dai contribuenti e acquistati per sostenere le donne in contesti di crisi, tra cui zone di guerra e campi profughi", ha denunciato la senatrice democratica, Jeanne Shaheen, del New Hampshire.
Secondo il portavoce del dipartimento di Stato, la decisione sarebbe stata presa perché non era possibile vendere i medicinali a nessun "acquirente idoneo", in parte a causa delle norme statunitensi che proibiscono di inviare aiuti Usa a organizzazioni che forniscono servizi di aborto, offrono consulenza alle persone sulla procedura o sostengono questo diritto all'estero.
"Se si ha una gravidanza indesiderata e si finisce per dover ricorrere a un aborto non sicuro, è molto probabile che si muoia", ha affermato Sarah Shaw, direttrice associata per l'advocacy di Msi Reproductive Choices, organizzazione globale per la pianificazione familiare che opera in quasi 40 Paesi. "Se non si hanno i mezzi per distanziare o limitare le nascite, si mette a rischio la propria vita o quella di nostro figlio".
L'organizzazione avrebbe cercato di acquistare i contraccettivi dal governo Usa, ma la Casa Bianca avrebbe accettato di vendere soltanto a prezzo pieno: cosa che l'agenzia, però, non poteva permettersi, stando a quanto affermato da Shaw, dato che Msi avrebbe dovuto sostenere anche le spese di trasporto. E non solo: i medicinali non avevano lunga vita, perché non lontani dalla scadenza, e questo avrebbe influito sulla capacità di Msi di distribuirli.
"Il fatto che i contraccettivi vengano bruciati quando ce n'è così tanto bisogno è semplicemente scandaloso", ha detto Shaw. "È disgustoso".
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