Più ancora del virus, ha ucciso milioni di persone distruggendone il fegato. Ma l’Oms vuole mettere al bando anche la pizza made in Usa

Si arroventa la polemica sulle origini del coronavirus. Secondo un servizio di Fox News non solo il Covid-19, anche gli involtini primavera sarebbero stati creati in un laboratorio cinese allo scopo di indebolire l’Occidente. L’intenzione originaria era mettere in circolazione grandi quantità di cibo bisunto per incrementare il fatturato delle lavanderie cinesi. Poi la situazione è sfuggita di mano, perché l’aumento delle patologie del fegato ha ucciso circa la metà dei clienti delle lavanderie cinesi, mettendole in ginocchio.
 

I dubbi Le rivelazioni di Fox News cozzano però con una evidente controdeduzione: per distruggersi il fegato, gli americani non hanno alcun bisogno di rifornirsi nelle friggitorie cinesi. Tra i dieci cibi considerati letali dall’Oms, infatti, uno solo non è americano. Si tratta del famoso formaggio di fossa di Tourminable (Alta Savoia), lasciato macerare tre anni dentro uno scarpone da sci. Gli altri nove, tutti americani, sono facilmente reperibili in qualunque locale degli States. Tra i più celebri, la pizza otto stagioni (due quattro stagioni sovrapposte), la pizza del camionista (viene servita con un copertone di camion tritato e schiuma di estintore, più una foglia di lattuga per rinfrescare il piatto) e l’hot dog con tripla salsa: rubra, maionese e silicone per fissare il wurstel al panino. E dunque, se l’ipotesi dell’origine dolosa degli involtini primavera non regge, perché dovrebbe reggere quella del coronavirus creato in laboratorio? (La precedente frase, del tutto priva di nesso logico e valore scientifico, è stata concepita come riassunto di questo articolo da destinare ai social).

L’analisi L’attribuzione dell’origine del virus a un pipistrello oppure alla scienziata cinese Chu Ops, che avrebbe lasciato cadere la provetta nella metropolitana di Wuhan, avrà un ruolo molto significativo nei rapporti tra americani e cinesi: se questi rapporti miglioreranno, la colpa verrà attribuita al pipistrello, se peggioreranno, alla scienziata cinese. Molti esperti di politica internazionale non escludono, però, che le due diplomazie stiano studiando una soluzione di compromesso: la provetta è caduta di mano alla scienziata cinese, ma perché è stata urtata da un pipistrello. Questa terza ipotesi potrebbe soddisfare entrambe le grandi potenze, e dunque viene data per la più probabile dal mondo scientifico internazionale.

I vaccini Dopo mesi di discussione accanita sulla bontà dei diversi vaccini, culminata in scontri di piazza tra fan di Astrazeneca, Moderna e Pfizer, la scienza ha concluso che la soluzione migliore è un cocktail tra i diversi prodotti. Per esempio: prima dose Astrazeneca, seconda Pfizer, terza un qualunque vaccino, anche quello contro la pertosse. I barman italiani, come tradizione, sono tra i più bravi. A Ibiza, ancora una volta, il titolo di Master Shaker Europa è stato vinto da un italiano, Gennaro “Jenny” Malaveste, con il suo riuscitissimo Astra Campari: una parte di bitter, una di vaccino, un niente di gin e due foglie di mentuccia a guarnire la provetta. La Cina, nel frattempo sta mettendo sul mercato vaccini perfettamente imitati (salvo qualche trascurabile molecola), ma a metà prezzo, e anche questo contribuisce ad alimentare la tensione con l’Occidente.

La politica Joe Biden ha confermato la sua ferma determinazione a mettere in primo piano il rispetto dei diritti umani e la democrazia. Come è tradizione, i Paesi che non rispettano i diritti umani saranno bombardati e invasi. La Cina ha ribadito, con fermezza, che i diritti umani sono solo una moda occidentale, e come tale varrà la pena imitarla, ma solo quando il relativo fatturato commerciale sarà diventato significativo. L’Europa, rilanciando lo spirito atlantico, ha sottoscritto con piena convinzione quanto detto da Biden, ponendo una sola condizione: che gli Stati Uniti tolgano i dazi sui mocassini e il chinotto. Se avanzerà tempo, dopo avere firmato i trattati su mocassini e chinotto, si parlerà anche di immigrazione.

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