Mobilità
24 ottobre, 2025Leapmotor è una start up di soli veicoli elettrici e vende in Europa utilizzando la rete distributiva del partner
Leapmotor è il costruttore cinese che Stellantis considera il suo quindicesimo marchio attraverso la joint venture Leapmotor International, nata nel maggio del 2024, con il 51% in mano al gruppo occidentale. L’anno precedente, Stellantis aveva sborsato 1,5 miliardi di euro per comprarne il 20%.
Nel 2026 la produzione in Spagna
Un investimento sul futuro, ampiamente ripagato dato che il titolo alla Borsa di Hong Kong è più che raddoppiato: Leapmotor è una start up di soli veicoli elettrici e vende in Europa utilizzando la rete distributiva del partner. Nel 2026, ha detto il ceo di Stellantis, Antonio Filosa, il socio inizierà a produrre anche in una fabbrica del gruppo in Spagna. A Saragozza, o a Madrid o a Vigo, l’obiettivo non cambia: evitare i dazi di Bruxelles sull’import di elettriche, che in questo caso raggiungono complessivamente il 30,7%, e “il vantaggio di essere più vicini ai clienti europei – ci dice Danilo Annese, vice president per le operazioni commerciali – e di essere ancora più veloci, perché il tempo di consegna si accorcia di un mese e mezzo”.
Il prezzo più basso sul mercato
Leapmotor sembra giocare a essere il marchio più smart di Stellantis. In Europa, dopo la piccola T03 di segmento A e il Suv medio grande C10, elettrico ad autonomia estesa, lancia adesso B10, Suv elettrico a trazione posteriore di segmento C, cuore del mercato. Proposta che si basa sul prezzo più basso rispetto alla concorrenza, rivali cinesi compresi: da 29.900 euro, da 26.900 considerando la promo di lancio che con gli incentivi statali scenderebbe a 15.900.
Di serie ha molto, fra cui 17 sistemi di assistenza alla guida per la sicurezza (Adas), come un tetto in cristallo di 1,8 metri quadrati fino alla zona posteriore, oscurabile elettricamente. Nei primi 8 mesi dell’anno, il brand ha venduto sui mercati europei poco più di 13mila veicoli, pochi ma in crescita verticale rispetto ai 1.500 dell’ultimo quadrimestre 2024.
Si mette in moto con una card
Leapmotor B10 ha una lunghezza di 4,52 metri, un passo di 2,73 metri che permette tanto spazio a bordo, offre un buon livello di qualità percepita fra i materiali di plancia, interno portiere e sedili. Piacerà a giovani (e meno giovani) appassionati di tech, perché si entra e si mette in moto solo con una card o con una app sul telefono. Niente tasti fisici all’interno, tutto è da gestire a sfioramento tramite uno schermo centrale da 14,6 pollici, più uno digitale da 8,8 davanti agli occhi di guida per le informazioni principali.
Motori e autonomia
Leapmotor B10 dispone di un motore elettrico da 218 Cv e 240 Nm di coppia e di due opzioni di batteria: una da 56,2 kWh con autonomia dichiarata fino a 361 km, l’altra da 67,1 kWh con autonomia fino a 434 km. Entrambe possono essere ricaricate in corrente alternata da 11 kW e in corrente continua ultraveloce fino a 168 kW, in questo caso bastano 20 minuti per passare da 30 all’80% della ricarica.
Entro la fine del 2026 sarà prodotto anche in Europa e arriverà una versione con sistema range extended, autonomia estesa grazie a un piccolo motore a benzina che ricarica la batteria come sulla C10. E ancora, sarà affiancato sempre in produzione spagnola dalla nuova berlina elettrica B05 (dimensioni da Volkswagen Golf), entro il 2027 in gamma due modelli di segmento B, un Suv e un’altra berlina, naturalmente a zero emissioni.
Stellantis, oltre alla rete vendita e alla prossima fabbrica, ha messo a disposizione del socio anche i propri ingegneri del Balocco, che adattano la dinamica di guida dei veicoli importati alle nostre strade, con limiti di velocità più alti. Nella sostanza, un assetto più rigido di quello cinese, anche se guidandola per un centinaio di chilometri (consumi nella media) intorno a Nizza, la B10 rimane un Suv piuttosto morbido in curva. Un comfort da cento fiori.
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