Mobilità
28 ottobre, 2025L’obiettivo è aumentare di ben sei volte la capitalizzazione: così si riesce a capire leggermente di più la richiesta di Musk. Ma, come spesso accade, in realtà c’è dell’altro
Mille miliardi. Una cifra difficile anche da immaginare. Eppure, è quella che chiede Elon Musk per rimanere alla guida di Tesla. Si fa una certa fatica a comprendere come possa avere un senso una richiesta del genere. Anche soltanto per come è andata a finire (male) con l’ex preferito da Donald Trump. Il manager visionario “sedotto e abbandonato”, definizione, peraltro, che potrebbe valere anche nei confronti del presidente degli Stati Uniti. Tant’è.
Cerchiamo però di capire meglio l’aut aut che Musk ha inviato agli azionisti di Tesla tramite Robyn Denholm, manager australiana e presidente del Consiglio di amministrazione del gruppo che il prossimo 6 novembre dovrà esprimere il proprio parere definitivo sul pacchetto retributivo dell’imprenditore. Ovviamente, una decisione non facile. I consulenti degli investitori, per esempio, hanno invitato a rimandare al mittente la richiesta perché “sproporzionata e non sufficiente a garantire in ogni caso che l’attenzione di Musk non si disperda nei rivoli delle sue centinaia di iniziative imprenditoriali”. Di tutt’altro avviso, invece, proprio la signora Denholm, autrice di un appello ai soci: "Se non riusciamo a motivare Elon con un pacchetto retributivo equo rischiamo che lasci la sua posizione di vertice e Tesla potrebbe perdere il suo tempo, il suo talento e la sua visione che sono state essenziali a ottenere ritorni per gli azionisti eccellenti. Dunque – conclude la Denholm - come Consiglio di amministrazione abbiamo considerato quale sarebbe il futuro di Tesla senza Elon e abbiamo concluso che non sarebbe il futuro che i nostri azionisti meritano”.
Nella piena convinzione che mille miliardi sono in fondo una cifra equa per soddisfare Musk, la stessa presidente e un comitato speciale hanno preparato un pacchetto retributivo che prevede di aumentare la sua partecipazione in Tesla dall’attuale 13 sino al 25%, a patto che rimanga alla guida di Tesla almeno per altri sette anni e mezzo mentre la capitalizzazione del gruppo dovrà salire dagli attuali 1.400 miliardi di dollari fino a 7.500.
Dunque, con l’obiettivo di aumentare di ben sei volte la capitalizzazione si riesce a capire leggermente di più la richiesta di Musk. Ma in realtà c’è dell’altro, come spesso accade: evitare che il controllo sull’esercito di robot che l’azienda sta costruendo possa finire in mani sbagliate, insomma fuori dal suo controllo. O meglio ancora, “fuori di Tesla".
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