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Newsletter del numero 43 del 24 ottobre 2025
Si intitola “Russian Secrets” l’inchiesta esclusiva, a firma Gloria Riva, in copertina del nuovo numero de L’Espresso. Lasciando intravedere gli abissi artici, l’immagine rievoca atmosfere da Guerra fredda. L’Occidente, rivela l’articolo, blinda l’arsenale nucleare di Putin: dai cavi ai battelli, lo scudo che protegge le difese atomiche di Mosca è realizzato grazie a forniture di America, Giappone, Europa. Con l’Italia in prima fila. L’inchiesta internazionale, condotta dal nostro giornale in partnership con il Consorzio di giornalismo investigativo Icij, svela i passaggi attraverso i quali vengono aggirate le sanzioni economiche che gravano su Mosca. «Esiste una guerra più subdola, dove non si spara un colpo, eppure si vincono (o si perdono) battaglie cruciali. È la guerra dell’elusione, dei contratti firmati lontano dai riflettori, delle triangolazioni societarie, delle false diciture sulle esportazioni», commenta nel suo editoriale il direttore, Emilio Carelli.
Sono oltre cento le aziende italiane ancora attive in Russia, scrive inoltre Lorenzo Bodrero. Negli ultimi tre anni hanno versato quasi un miliardo di dollari in tasse, il 40 per cento dei quali destinati al settore militare. Ancora sul fronte russo, Federica Urzo racconta il funzionamento delle scuole russe di indottrinamento, in Russia e in Ucraina, che puntano a creare nuove generazioni “patriotticamente orientate”. Propaganda al centro anche di un altro servizio, a firma Marta Abbà e Stefano Vergine, che racconta la vicenda di un editore ex leghista e amico di Savoini, Stefano Bonilauri, che stringe accordi e pubblica libri graditi alle autocrazie vicine al Cremlino.
La pagina politica, invece, si apre con l’approfondimento di Susanna Turco sulla lunga marcia di Alleanza verdi e sinistra (Avs), una lista per due - Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, capi di partiti personali – che elezione dopo elezione guadagna punti aggrappandosi al Pd. A scapito del Movimento 5 Stelle, che diventando establishment perde progressivamente consensi, come evidenzia Sebastiano Messina. Sullo sfondo, nel suo L’indiscreto Marco Antonellis fa il punto sulla prossima tornata di nomine nelle società partecipate, prevista in primavera, a partire da Eni.
Giuliano Torlontano indaga il campo opposto al centrosinistra, in casa Lega. Per evitare la rottura, sottolinea, il Carroccio sta pensando di sdoppiarsi: una formazione veneta-lombarda con Luca Zaia leader e un’altra nazionale con Matteo Salvini. Riflettori sul Nord anche nell’articolo di Gianfrancesco Turano, che svela ritardi, sprechi ed extracosti delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, a cento giorni dall’inaugurazione. E come scrive Carlo Tecce c’è già chi, politici e imprenditori, si sfila temendo i guai in vista e il flop dopo i mirabolanti annunci. Antonia Matarrese, invece, racconta i lavori in corso nella località turistica delle Dolomiti, restauri e investitori per hotel e ristoranti.
Se Sergio Rizzo scrive di un argomento sempre attuale sotto il cielo della politica nella sua inchiesta “Impresentabili, a frotte ritornano”, Silvia Perdichizzi analizza un fenomeno nuovo e inquietante: la mafia che si normalizza sui social, sterilizza la violenza materiale, rende il suo prodotto desiderabile. Sempre in tema di criminalità organizzata, il vicedirettore Enrico Bellavia nel suo commento denuncia un altro fenomeno, quello dei “protopicciotti alla conquista del centro città”, in relazione agli ultimi fatti di sangue e criminalità accaduti a Palermo. «Cos’è esattamente questa mafia senza mafiosi?», si chiede Bellavia alludendo alle nuove feroci milizie auto-organizzate. Contro ogni banalizzazione revisionista si schiera Francesca Barra nel suo intervento, sulla scia delle infelici dichiarazioni della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, sulle “gite ad Auschwitz”.
Una società che cambia, quella italiana, tra orgoglio e pregiudizi. Come rivela il documentario in tre puntate su SkyTg24, raccontato da Beatrice Dondi, sulle battaglie della comunità Lgbt, tra omofobia, diritti mancati e conquiste. Intanto, curarsi è sempre più una roulette, come rivela l’inchiesta di Linda Di Benedetto. Con un’intervista con Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe.
Si cambia argomento, con la Groenlandia in apertura di Esteri. Federica Bianchi racconta le mire intorno alla terra del ghiaccio, sull’onda delle dichiarazioni di Donald Trump e gli appetiti di Pechino. Per la prima volta un leader dell’isola è intervenuto al Parlamento Europeo, mentre Lucia Bellinello si concentra sulle prove di disgelo nella corsa all’Artico. Bianchi nel suo intervento tratteggia la figura di Geert Wilders, leader dell’ultradestra in Olanda, dove il 29 ottobre si vota per le politiche. La pagina internazionale prosegue con due articoli sul Medio Oriente: Jacopo Mocchi, da Nablus, racconta la vita quotidiana in Cisgiordania, dove proseguono i raid dell’esercito israeliano, tra vittime e arresti tra i palestinesi. Mentre la giovane giornalista palestinese Engy Abdelal aggiorna il suo diario da Gaza, dove la vita prova faticosamente a riprendere. Se la Romania sceglie la Ue e paga il conto (ne scrive Vincenzo Giardina), negli Stati Uniti Trump dà il colpo di grazia al welfare: con i tagli all’assistenza viene smantellato l’ultimo tassello dell’impianto democratico.
L’America sconfina nelle pagine di Economia, con l’analisi di Eugenio Occorsio sulla perdita di valore del dollaro sull’euro, che trascina giù – dopo i dazi – l’export delle aziende italiane di oltre il 21 per cento. Si concentra sull’Italia Carlo Cottarelli, che legge al microscopio la manovra economica del 2026: se il piano di riduzione graduale del debito pubblico viene apprezzato dai mercati finanziari, sostiene, la crescita è ancora troppo fragile. Molte aziende faticano e altre precipitano come Yoox, un tempo simbolo del lusso online. È sprofondata in una crisi nera (ne scrive Alessandro Longo), alle spalle dei lavoratori. Mentre piccole realtà crescono, come il bar sociale aperto a Milano (ne scrive Marta Di Donfrancesco) alle persone senza fissa dimora, con l’obiettivo di dare dignità ai clienti.
Tecnologia al centro anche dell’intervento schietto di Roberto Battiston sull’intelligenza artificiale e la sua applicazione in campo didattico. In occasione della seconda edizione del “Yawp Festival. In piedi sui banchi di scuola”, nel suo articolo sottolinea la necessità di portare studenti e docenti dietro le quinte di ChatGpt senza facili entusiami né scetticismo, per comprenderne i meccanismi.
La pagina economica si chiude tra energia e acqua: Angiola Codacci-Pisanelli ha partecipato per L’Espresso all’eco-rally riservato alle auto omologate alimentate da fonti alternative, dove vince chi consuma meno; Antonia Matarrese invece racconta il rilancio di Fiuggi, nel basso Lazio, come località turistica e termale con ottimi numeri e un nuovo impianto di imbottigliamento di acqua minerale.
Anniversario tondo, infine, per ricordare Pier Paolo Pasolini nelle pagine culturali. Nella notte tra il 1 e il 2 novembre 1975, mezzo secolo fa, il romanziere, drammaturgo, regista e poeta viene brutalmente ucciso all’Idroscalo di Ostia. Lo scrittore Paolo Di Paolo ne analizza l’eredità, più che viva che mai. Nel suo articolo “PPP Icona Pop” spazia dal teatro alla moda, dalla musica alla street art. Massimo Fusillo indaga la sua creatività frenetica, ossessiva; Simona Zecchi ha scritto il libro-inchiesta “Pasolini ordine eseguito”, portando alla luce dettagli inediti; Francesco De Cristofaro firma il colloquio con il regista Mario Martone, concentrandosi sul cinema di PPP, disperato, luminoso, spietato. Ancora anniversari, sempre nel cinema: trent’anni fa uscì il film “L’odio” (“La haine”) del regista francese Mathieu Kassovitz, che mostrò al mondo i conflitti della banlieue di Parigi. La band britannica Asian Dub Foundation si esibirà dal vivo sulle immagini del film al Romaeuropa Festival. Emanuele Coen ha intervistato il chitarrista, Steve Chandra Savale, per parlare di musica, estrema destra, società multetnica.
E ancora, Francesco Musolino firma il colloquio con Carlo Rovelli in occasione dell’uscita del suo nuovo libro, “Sull’eguaglianza di tutte le cose”; Marisa Ranieri Panetta racconta la grande mostra appena inaugurata a Roma sull’antico Egitto, “Tesori dei faraoni”; la pianista Gloria Campaner ragiona sul talento, Giulia Rugolo si sofferma sul Festival delle Idee, dedicato proprio al talento e all’immaginazione.
La controcopertina dell’Espresso, infine, è dedicata alle nuove Guide de L’Espresso 2026, i 1000 vini e i 1000 ristoranti d’Italia. Le mappe dell’eccellenza enogastronomica, scrigno di territori e storie di donne e uomini.
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