Innovazione
28 ottobre, 2025“Un’enciclopedia viva e pulsante, pensata per liberare la verità e la conoscenza in tutto il cosmo”, come si legge sul sito della piattaforma. Ma così “super partes” non sembra affatto
Il sapere enciclopedico affascina da sempre la mente umana. L’idea di poter condensare “tutto lo scibile” in uno strumento - cartaceo inizialmente e oggi digitale - ha contagiato anche l’eclettico Elon Musk che ha presentato ufficialmente Grokipedia, un’enciclopedia online gestita dalla “sua” intelligenza artificiale Grok. Musk, che nel 2017 si era dichiarato “innamorato perso” di Wikipedia, oggi rilegge quell’amore alla luce del tempo passato e propone la sua alternativa “meno faziosa”, dice lui. In pratica ha creato un’enciclopedia del sapere “repubblicano” per contrastare la diffusione “sinistra” delle informazioni fornite da Wikipedia.
Onniscenza di destra
La piattaforma Grokipedia è nata già grande, con oltre 885.000 voci attive - un numero ancora lontano dagli oltre otto milioni di articoli in inglese della storica antagonista Wikipedia, ma comunque sufficiente a segnare l’inizio di una nuova sfida nell’informazione digitale. Dietro il progetto c’è lo zampino di Jason A. Bloomer, sviluppatore software che ha dato peso e forma a Grok-Pedia: alimentata da Grok - il sistema AI sviluppato da xAI, la società di Musk - punta a costruire un archivio dinamico e trasparente, capace di aggiornarsi automaticamente grazie alle richieste degli utenti.
L'enciclopedia si scrive da sola
Grokipedia è progettata per espandersi rapidamente. Il meccanismo alla base prevede che quando un utente imposta una query, una ricerca, la piattaforma verifica se la voce esiste già: in caso affermativo fornisce come risultato la pagina statica, altrimenti attiva Grok che genera un riassunto sintetico e “fattuale” corredato da fonti dichiarate.
La voce così creata viene salvata e resa indicizzabile dai motori di ricerca, contribuendo a far crescere l’enciclopedia in modo esponenziale. Musk e Bloomer parlano di “effetto valanga”: più interazioni significano più pagine, più conoscenza disponibile e maggiore visibilità.
In questo Grok-Pedia segna una netta distanza rispetto a Wikipedia che si fonda invece su una comunità di redattori umani che scrivono, modificano e controllano i contenuti in base a regole editoriali e principi di neutralità condivisi. Musk ha più volte accusato Wikipedia di avere un orientamento ideologico troppo marcato verso sinistra, promettendo che la sua piattaforma offrirà una visione “più bilanciata”.
Definisci imparziale
Grokipedia però tanto “super partes” non sembra affatto. Guardando alcune “voci indicizzate”, per esempio alla definizione di “genere”, si nota una interpretazione rigidamente binaria : “Classificazione degli esseri umani come maschi o femmine in base al sesso biologico”. Un approccio in netto contrasto con quello sociologico e culturale adottato da Wikipedia.
Siamo andati a cercare la voce dedicata allo stesso Musk, per scoprire che Grokipedia non lesina toni celebrativi per raccontare il suo creatore, ed elogiarne la “visione a lungo termine per proteggere la coscienza umana da minacce esistenziali” e del suo impegno per “un’umanità multi-planetaria”.
A noi italiani viene facile il paragone con un tycoon del recente passato, che il nostro aveva “conquistato l’Italia” con le sue televisioni auto-celebrative, mentre Musk si serve oggi dei nuovi e più potenti strumenti mediatici e tecnologici.
Chi ha detto bias?
Non mancano poi gli errori “oggettivi”: una voce di Grok-Pedia che collega Musk all’ “U.S. Doge Service” attribuisce al suo predecessore Vivek Ramaswamy un ruolo che in realtà non ha mai ricoperto. Anche la pagina dedicata all’assalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio statunitense mescolava dati verificati con affermazioni tese a ridimensionare la gravità dell’evento e la responsabilità politica di Donald Trump, alimentando l’impressione di una prospettiva politicamente orientata.
Debuttante allo sbaraglio
L’avvio della piattaforma è avvenuto in sordina: una homepage minimalista, con la scritta “Grokipedia v0.1” e una barra di ricerca. Un’ora dopo l’attivazione, il sito è andato brevemente offline, per poi riapparire in serata. Musk aveva già posticipato la data di lancio, annunciando di voler “ripulire la piattaforma dalla propaganda” prima di aprirla al pubblico.
Dietro GrokPedia c’è lo stesso LLM (language learning model) che alimenta il chatbot Grok su X (ex Twitter), piattaforma acquistata e rinominata da Musk nel 2022. Questo significa che, almeno in teoria, l’enciclopedia può attingere in tempo reale a un flusso enorme di contenuti pubblici, aggiornando le voci con rapidità e ampiezza senza precedenti.
Ma la dipendenza dall’AI comporta rischi significativi. In passato Grok ha diffuso teorie complottiste, insulti antisemiti e contenuti inappropriati. Musk ha attribuito questi episodi a errori di programmazione, correggendoli in seguito, ma l’episodio alimenta scetticismo sulla capacità di mantenere standard informativi elevati in un sistema interamente automatizzato.
Ambizioni e limiti dell'Ia
E Wikipedia che fa? Jimmy Wales, cofondatore della storica “enciclopedia digitale” ha dichiarato di voler osservare con curiosità il progetto, pur senza grandi aspettative. Wales ritiene che i modelli linguistici attuali “non sono ancora abbastanza affidabili per scrivere articoli enciclopedici accurati”, e che Grokipedia rischi di trasformarsi in un deposito di errori e distorsioni. E c’è poi il dato della “fonte” delle voci di Grok-Pedia: molte sono copiate di sana pianta dai contenuti di Wikipedia, e questo sottolinea un paradosso evidente: Musk sta costruendo la sua enciclopedia attingendo anche al lavoro gratuito dei volontari che ha a lungo criticato, e alla conoscenza liberamente accessibile di Wikipedia.
Se Grokipedia riuscirà a scalare fino a competere con Wikipedia dipenderà non solo dalla sua tecnologia, ma dalla capacità di guadagnare la fiducia di chi, ogni giorno, cerca informazioni affidabili online. O forse dal fatto che saprà fornire informazioni “di parte” a chi vuol sentire solo la sua campana.
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